tag:blogger.com,1999:blog-54751215817250471812024-03-19T23:41:32.481+01:00C I C L O T I M I AQuesto NON è un blog a carattere medico. Tutto quello che è scritto all'interno NON vuole essere un consiglio medico o psicologico. Questo blog NON tratta la ciclotimia, ne altri tipi di disturbo della personalità.Ciavannihttp://www.blogger.com/profile/17252803617478522575noreply@blogger.comBlogger149125tag:blogger.com,1999:blog-5475121581725047181.post-43667837574853627472016-07-24T18:13:00.000+02:002016-12-13T16:20:02.306+01:00Ha ancora motivo di esistere un BLOG ai tempi di Facebook? (Bile Nera)<div style="text-align: justify;">
Sebbene grazie a piattaforme informatiche sia stato sempre piuttosto semplice aprire un blog personale, ove raccontare i cazzi propri (escludiamo i TUTORIAL, insomma), esprimere il proprio parere era comunque più macchinoso rispetto all'odierna era di Facebook. Magari anche chi avrebbe potuto tranquillamente aprirne uno senza farsi aiutare "<b>dal cuggino"</b> era restio a raccontare i fatti propri al mondo. Per tutti gli altri c'erano i BLOG, intesi nel senso più stretto del termine ("Web Log", ossia "Diario Online"), nel quale raccontare i fatti propri a <b>potenziali sconosciuti. </b>Chi come me è stato introdotto al www attraverso un modem "a 56K" molto probabilmente qualche volta avrà nostalgia di quei tempi, <b>del senso di novità</b>, delle connessioni notturne per non occupare il telefono in orari importanti e, immagino, anche di quelli che erano le usanze dell'epoca: mIrc, Microsoft Messenger, ICQ, <b>GEOCITIES</b> eccetera eccetera. All'ora come oggi, naturalmente, non mancavano i sovversivi che <b>«io di certo non mi metto davanti ad una tastiera, io preferisco la vita vera». </b>Ricordo che uno di questi "amici virtuali", abilmente attivo in molti campi (narrativa, creatore di fumetti, creatore di siti web, programmatore, imprenditore) creò un mini-sito web in html in un sotto-dominio del sito dove presentava periodicamente i suoi fumetti. (meritevole, ora ha ritirato tutto ma erano davvero meritevoli, se vi piace lo humor nero). In questo "mini-sito" erano presenti le biografie dei partecipanti del #canale IRC della mia cittadina. La fotografia e la presentazione andavano spedite via e-mail e lui avrebbe modificato il codice per inserirle. Accanto ad esso creò un forum, naturalmente su piattaforma PHPBB. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Qualche tempo dopo, venne creato un sito (internazionale, tutt'oggi attivo: www.onirc.com) che ricalcava l'aspetto grafico di MIRC e permetteva a chi volesse di crearsi un account e di inserire la propria BIO e le proprie foto. Non passò molto tempo, ricordo ancora, che lui eliminò la home page di quel mini-sito scrivendo qualche riga di commiato. Più o meno diceva che non aveva più senso avere aperta quella pagina, quando gli utenti (in forte crescita per l'arrivo delle prime ADSL economicamente accessibili) andavano direttamente ad iscriversi su www.onirc.com che, ovvio, era anche più funzionale. Diceva che anche lui "soccombeva" al progresso e che avrebbe eliminato quel sito per iscriversi su ONIRC. Insomma, il primo passo verso il "progresso" che poi ha portato a Facebook, che (almeno ad oggi) pare essere la piattaforma definitiva. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Inutile raccontare che con il tempo i server IRC dove erano ospitati i nostri canali furono spenti dalla TIM (Telecom Italia Mobile), ma tanto già non erano più frequentati a causa di Microsoft Messenger. Microsoft Messenger che tempo dopo venne spenta per fondersi con Skype (ma chi l'ha conosciuto sa che non è proprio lo stesso) ... Comunque Skype ha mantenuto la sua apparenza più "professionale" dato che gli utenti a scopi ludici erano ormai catturati da Facebook.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
E niente. Stavo per scrivere su quel nuovo blog di un pensiero che m'era venuto in mente quando riflettendo ho pensato che, tutto sommato io un blog "avviato" ce l'avevo ed ho deciso di scrivere qua. No, non era questo il post che avrei voluto fare, ma una introduzione (o RE-introduzione) era d'obbligo. So già che passato questo "mood" il blog tornerà inattivo al contrario del mio profilo FB, ma è bello pensare che non sarà così, sempre per colpa della "nostalgia".</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Mi chiedo tuttavia se ci sia ancora qualcuno che spulcia blog personali, di quelli che parlano di fatti propri, e non di come si fa cosa. Ormai Facebook ha tolto la "poesia" ... e non oso immaginare cosa sarà quello che in futuro toglierà ai giovani d'oggi quello che ha <b>loro sembrerà la loro poesia: Facebook. </b></div>
<div style="text-align: justify;">
<b><br /></b></div>
<div style="text-align: justify;">
Prima di Irc, prima di Messenger ... c'erano le <b>newsgroup</b>. A quei tempi mi piaceva scrivere e ricordo distintamente "it.arti.scrivere". Non ricordo a chi si appoggiasse, a quanto pare oggi è proprietà di <b>google </b>ed il fatto che sia ancora attiva mi ha sorpreso. Ho trovato molto materiale antico, li, che mi ha fatto venir voglia di scrivere altri mille post (ma come al solito, ho il forte timore che sia una voglia momentanea).</div>
<div style="text-align: justify;">
<b><br /></b></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
Ciavannihttp://www.blogger.com/profile/17252803617478522575noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-5475121581725047181.post-10802510897830270232014-12-11T19:01:00.000+01:002014-12-11T19:01:00.023+01:00La Vita e la Morte.<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjue0Dg6u7x8UekntoxlTOGdJL7CY_ZXi8GpPNhYRUwNQrsJecAuDz2Ok4bSa5voEZIL5i0e9VzgXa-XVRu-GpLhJjSfP1oB_Y7vUN-zJP1JwdVfis7ysr2DOxWeGifsySMBIQT70ztQcHM/s1600/FScartai.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjue0Dg6u7x8UekntoxlTOGdJL7CY_ZXi8GpPNhYRUwNQrsJecAuDz2Ok4bSa5voEZIL5i0e9VzgXa-XVRu-GpLhJjSfP1oB_Y7vUN-zJP1JwdVfis7ysr2DOxWeGifsySMBIQT70ztQcHM/s1600/FScartai.JPG" height="131" width="400" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
La Vita è come un lungo viaggio in treno. Piuttosto banale come citazione, posto che lo sia. Ad ogni modo, questo treno lo immagino vecchio e triste. Un treno notturno che parte con il buio ed arriva con il buio. Un treno con sole carrozze di seconda classe, a scompartimenti chiusi. Nascendo, sali e ti metti in viaggio per chissà quanto tempo, quanti anni. Nel frattempo qualcuno muore e scende e qualcuno prende il suo posto nel (tuo) scompartimento. Inutile, naturalmente, domandarsi che fine abbia fatto quel passeggero sceso una, due o cento stazioni fa. Poi arriva la tua stazione. Ti ritrovi a scendere senza accorgertene, così come ti sei trovato a salire senza neanche aver deciso di comprare un biglietto. Quelli rimasti nel tuo scompartimento, qualcuno si accorge che sei sceso, altri invece si svegliano e si ritrovano con un nuovo passeggero al tuo posto e anche loro, come hai fatto tu ogni volta, si domanderanno che fine hai fatto, cosa starai facendo in questo momento. Nessuno può saperlo. Nessuno tranne te, ovviamente.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Tu, una volta sceso da quel treno, hai avuto una fretta frenetica di tornare a casa. Ogni metro percorso ti avvicina a casa di un metro, ed ogni metro la tua smania cresce. Il treno è lontano, alle tue spalle, continua a viaggiare e neanche si vede e si sente più. Negli scompartimenti nascono nuove conversazioni, nuove amicizie e tu non ne sei coinvolto. Ancora una volta gli scompartimenti stanno cambiando passeggeri. È altrettanto impossibile calcolare con precisione quanta gente si è seduta su quella che fino a poco fa era la tua poltrona. Impossibile sapere quanta gente ha ospitato e ospiterà ancora quello che fino a poco tempo fa era il tuo scompartimento.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Ricapitolando: <i>La Vita è come un treno, </i>e tu sei arrivato a casa. Smanioso. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Per guadagnare tempo dai una spinta alla porta e mentre questa si chiude sbattendo tu corri al bagno cercando di calarti pantaloni e braghe con un unica abile mossa e sperando che la tavoletta sia già abbassata perché non sai cosa meglio sopporteresti, se perdere mezzo secondo ancora per abbassarla o se soffrire del freddo contatto tra la ceramica e le tue chiappe.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Ecco, questa è la Morte: un infinito istante di relax. Ti svuoti e passa il dolore di pancia. Passa la fretta e quel sudore freddo. Passa il timore di non arrivare in tempo e rimane solo il relax. Poi ti giri e su un ripiano a portata di mano c'è un Tablet collegato ad Internet così che puoi controllare su Facebook cosa stanno facendo sul treno i tuoi ex compagni di viaggio.</div>
<div style="text-align: justify;">
<i><br /></i></div>
Ciavannihttp://www.blogger.com/profile/17252803617478522575noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-5475121581725047181.post-87156451531883603022014-09-26T12:21:00.001+02:002014-09-26T12:21:12.309+02:00Mi hai cancellato da Facebook ... ma non mi rode il culo, anzi!<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgafRIgoAhjxPN51q7asN0Dc1Ek37DjssiD0FwwOeDaNJvkQGFl0wulyVeiUaHUb7kpyki9I5iJZJSqrD3XvthftHrUfDyRe7-3zBgOcj0Q4tDRfu1vo-O36_SdANf9xYuxks2Wt_suriI6/s1600/Rimuovere-contatto-dagli-amici-FB.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgafRIgoAhjxPN51q7asN0Dc1Ek37DjssiD0FwwOeDaNJvkQGFl0wulyVeiUaHUb7kpyki9I5iJZJSqrD3XvthftHrUfDyRe7-3zBgOcj0Q4tDRfu1vo-O36_SdANf9xYuxks2Wt_suriI6/s1600/Rimuovere-contatto-dagli-amici-FB.png" height="140" width="400" /></a><span style="text-align: justify;">È un fenomeno molto noto nelle nostre homePage di Facebook. Di tanto in tanto veniamo a sapere che il nostro "amico" o la nostra "amica" è stato eliminato dalla cerchia di amicizie di un ANONIMO utente. Dicono che " Si dice il peccato ma non il peccatore " e Facebook non è da meno. I toni sono quelli della persona forte, che se negli anni '80 Facebook fosse già esistito, la scena sarebbe sicuramente finita anche in TERMINATOR.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<i>« Tu mi hai cancellato, ma chissenefrega, fai schifo, sei patetico, mi hai fatto un favore, andrò a Lourdes a ringraziare la Madonna, se non lo facevi tu l'avrei fatto io, fai cagare, ma che cazzo di foto ti scatti, puzzi, sei deficiente, mi fai pena [...] »</i> eccetera, eccetera .....</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Riesco a comprendere che le casistiche possono essere molteplici, ma mi sovvengono comunque un po' di domande, delle quali la "regina" è al primo posto.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<i style="font-weight: bold;">1) Cosa cazzo me ne frega? </i> - Un tempo esistevano i diari segreti. Segreti. Con il lucchetto. Ecco quelli erano adatti ad uno sfogo personale. Se lo metto su facebook o su di un blog (come sto facendo io) vuol dire che voglio esternare agli altri la mia idea, la mia frustrazione, il mio pensiero. Quindi, perché scrivere una cosa del genere che non ha ne capo ne coda? VUOI CHE QUALCUNO CON QUEI DIFETTI ti legga? A che pro? Vuoi che gli amici (rimasti) ti consolino che non è colpa tua? Almeno se ci dicessi DI CHI SI TRATTA potrei avere un'idea su chi dei due è più testa di cazzo.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<i style="font-weight: bold;">2) Per quale motivo lo stai scrivendo? </i>Non è che forse in cuor tuo speri, vaneggi o peggio SEI CONVINTO che questa persona sia li a vedere la tua reazione? E se pure, come mai ci tieni che una persona tanto spregevole e immeritevole di tua attenzione legga questo tuo status?</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<i style="font-weight: bold;">3) (a ruota, quindi) Non è che ti rode il culo? </i>Non è che la tua reazione è una parafrasi della classica scenetta del ragazzo respinto che singhiozza giurando che non gli importa nulla d'essere stato rifiutato?</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>4) </b><i style="font-weight: bold;">Non è che forse</i><b> </b><i style="font-weight: bold;">hai meritato di essere stato rimosso? </i>Non è che questo "ex amico" anziché abbandonarsi ad un cerimoniale pubblico di insulti ha semplicemente deciso di farla finita per evitare un contatto con te, e che quindi s'è comportato in maniera del tutto CONTRARIA alla tua descrizione?</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>5) Non sarebbe stato il caso (giacché hai deciso per un Exploit pubblico), di farlo PRIMA, ossia quando era più probabile che l'imputato t'avrebbe letto? Oppure è diventato così negativo all'improvviso? </b>Forse per il fatto di poter essere controbattuta? Forse perché quello che pensi non è del tutto vero?</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Boh, comunque, ho appositamente utilizzato forme maschili e femminili perché è proprio un discorso in generale. Sia chiaro. Anche io utilizzo applicazioni per controllare chi mi rimuove dagli amici. Spesse volte mi dispiace, spesse volte mi domando in fondo chi cazzo fosse, ma che io ricordi non ho mai impostato una sceneggiata napoletana su un mio status per un amicizia in meno.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
Ciavannihttp://www.blogger.com/profile/17252803617478522575noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-5475121581725047181.post-43954286233164172142013-03-16T21:46:00.001+01:002013-03-16T21:46:53.040+01:00Balli? No.<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.miclub.it/wp-content/uploads/2012/09/Aledra-052.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="213" src="http://www.miclub.it/wp-content/uploads/2012/09/Aledra-052.jpg" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<i>«No. Vaffanculo, non ballo. Vallo a chiedere a qualcun'altro».</i></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Solo per questo avrei dovuto imparare alla perfezione a ballare con tanto di virtuosismi e manierismi quegli allegri quanto stracciacoglioni di balli Latino-Americani. Solo per rispondere così alle ragazze che mi avrebbero invitato a ballare.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Se hanno cercato di trascinarvi in qualche scuola di ballo con la scusa che "se sai ballare acchiappi" uccidete chi vi ha detto questa idiozia. Il ballo equivale a qualsiasi altro tipo di favore che una persona può chiedere ad un'altra. Un passaggio in auto, un lavoro al computer, una riparazione al motore, un lavoro di sartoria, cambiare un interruttore rotto a casa .. qualunque attitudine può essere equiparata al saper ballare.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Sei li, letteralmente a bordo pista del tuo locale abituale, e tutte sanno che sai ballare così vengono a proporsi e proporsi e proporsi, e tu magari balli, balli e balli ma alla fine, vanno a trombare in macchina con il primo coglione del locale, alla fine siete solo amici ed occasionali compagni di ballo, se mai doveste disgraziatamente infatuarvi e confessarlo alla biondina che tutti i fine settimana si fa dieci balli con voi.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Fidatevi. Sarebbe lo stesso che sturarle il cesso intasato.</div>
Ciavannihttp://www.blogger.com/profile/17252803617478522575noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-5475121581725047181.post-87947618122796682772013-02-13T15:54:00.004+01:002013-02-13T15:57:05.175+01:00Un fienile di lusso.<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhL50SWN_WVtaCBY0NXUGlyv63J32WHPurWAKlR2gr-nPiotY1_CcQDcNQgHNO3Ck8Sr0cM_ZQ4QIRURB4N-KrP7HEQCjDx9j8jYYASUu2VNaVjT2saWnZftn5XVhhEMpSZAFnDhIUkbSdJ/s1600/IMG_4599_W-789009.jpeg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="160" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhL50SWN_WVtaCBY0NXUGlyv63J32WHPurWAKlR2gr-nPiotY1_CcQDcNQgHNO3Ck8Sr0cM_ZQ4QIRURB4N-KrP7HEQCjDx9j8jYYASUu2VNaVjT2saWnZftn5XVhhEMpSZAFnDhIUkbSdJ/s320/IMG_4599_W-789009.jpeg" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
Ne ho già parlato nel blog? Si, no, è probabile, ma non importa. Lo farò ancora. Questa riflessione l'avevo già rivangata in passato. La prima volta con il mio barbuto analista, in uno dei nostri trimestrali incontri, dove lui si sforza di dire la sua ed io mi sforzo di smontare le sue tesi, poi mi era tornata in mente qualche settimana fa, in una lunga quanto piacevole conversazione telefonica con una ragazza, che per motivi di Privacy chiamerò <i>Topazio. </i><i>Topazio </i>mi esponeva dei suoi (eh si devo dirlo) bislacchi ragionamenti, ed io (che per proteggere la mia privacy mi chiamerò d'ora in poi <i>Gianluigi</i>) cercavo di rassicurarla con dei semplici quanto banali ragionamenti logici, portandole anche svariati esempi secondo i quali lei poteva tranquillamente abbandonare i suoi timori e rasserenare il suo cervello inquieto. Credo di esserci in minima parte riuscito, perché ad un certo punto mi disse una cosa che mi fece veramente piacere. Più o meno mi disse che tutto sommato io non sono come appaio nella prima impressione che do. Non come l'impressione che lei aveva avuto di me quando facemmo conoscenza. Mi ha detto che aveva pensato che io fossi un tipo oltremodo (o piuttosto, non ricordo) strano ma che poi mi sono rivelato il contrario. Mi suggeriva dunque di mostrare prima questo lato, tanto da non lasciare spazio ai fraintendimenti. Vi siete già rotti le palle di leggere? Male, perché questo era solo un cappello.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Cara <i>Topazio, </i>quello che io, <i>Gianluigi, </i>quella sera non ti ho detto (alla Wind S.p.A. già festeggiavano il record di lunghezza di conversazione telefonica europeo) è che purtroppo noi (persone) siamo come degli edifici: la prima cosa che mostriamo, volenti o nolenti è la parete esterna. Immaginate un bel Hotel moderno, con i vetri a specchi, insegne colorate e luminose, porte automatiche scorrevoli. Immaginatelo magari posto accanto ad un fienile con le pareti piene di umidità, fenduto da crepe e con tombini affioranti proprio davanti all'ingresso. Un viaggiatore stanco, non ricco e facoltoso, ma neanche povero in canna, si infilerebbe con ogni probabilità nell'albergo meglio sistemato. Entra in questo albergo meglio sistemato e trova che all'interno, nascosto da una facciata decorosa, risulta invece essere sporco, malandato e con impiegati scortesi e maleducati. Il fienile, invece, non dico che avrebbe avuto Jacuzzi e frigobar con Champagne, ma mettete il caso che avesse stanze comode e pulite nelle quali riposare.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Come si fa ad invogliare questo viaggiatore stanco ad almeno entrare a dare un occhiata all'interno del malandato fienile? Non lo so, non sono nel settore alberghiero, ma se torniamo al discorso di partenza, paragonandomi al fienile (senza essere accusato di scarsa autostima o di megalomania interiore, solo per rispondere a <i>Topazio</i>), ebbene, per invogliare "<i>la stanca viaggiatrice</i>" a valutare l'interno del fienile, non potendo ricorrere alla magnificenza di una parete esteriore, bisogna sviluppare qualcosa di subliminale. Ironia, nel mio caso. Una specie di profumo di arrosto che esce dalle sgangherate finestre del fienile e che attiri come nei cartoni animati <i>la stanca viaggiatrice </i>a sbirciare dalle imposte quale sia la fonte del profumino all'interno del fienile.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Ecco perché, cara <i>Topazio</i>, non posso mettere subito in mostra il lato B del mio carattere. Non posso perché non ne avrei la possibilità, non ne avrei modo. Ora, io ho scritto in prima persona, ma non escludo che qualcuno di voi possa recepire e far proprio il messaggio.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Ah un'ultima cosa. A prescindere dal "Lato B", il mio "Lato A" è autentico. Sono scemo veramente.</div>
Ciavannihttp://www.blogger.com/profile/17252803617478522575noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5475121581725047181.post-18075108869291392212013-02-08T19:33:00.000+01:002013-02-08T19:33:01.977+01:00La sospensione dell'incredulità<div style="text-align: justify;">
Wikipedia ci ricorda che:"<span style="background-color: yellow;"> La sospensione dell'incredulità o sospensione del dubbio (suspension of disbelief) è un particolare carattere semiotico che consiste nella volontà, da parte del lettore o dello spettatore, di sospendere le proprie facoltà critiche allo scopo di ignorare le incongruenze secondarie e godere di un'opera di fantasia. La frase venne coniata da Samuel Taylor Coleridge in un suo scritto del 1817".</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: yellow;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
Insomma è grazie alla <i>sospensione dell'incredulità </i>se riusciamo a leggere un romanzo di fantascienza o a guardare un horror in tv. Come dei bambini "facciamo finta che..." si possa superare la velocità della luce, che i morti escano dalle tombe, che il morso di un ragno doni super poteri, eccetera.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Negli ultimi anni la mia "<i>sospensione dell'incredulità" </i>funziona in maniera piuttosto bislacca. Riesco a trovare perfettamente plausibile che Dracula dorma in una bara e che si alzi di notte per nutrirsi di sangue, perforando giugulari con i canini, piuttosto che la gente si conosca, si piaccia, si frequenti e di conseguenza si ami. Chiudo il libro, spengo la tv. </div>
Ciavannihttp://www.blogger.com/profile/17252803617478522575noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5475121581725047181.post-51674050688038237972013-02-02T20:53:00.000+01:002013-02-02T20:53:06.757+01:00Carte sismiche.<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgZCT1ZOSFKUmOkGKFhu3KBUg4IPrXpMgaA9Q-OSMzd-vYTxBcoH0npH217KGV79QAmApIGYraHgDBjItEMWJEQjCh0L5Ez-OL-OcBXSDWOLlp4jQDYzkJNw37QHZiFpl5RzVJMxoQDl1pL/s1600/mappa-pericolosita-sismica.jpeg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgZCT1ZOSFKUmOkGKFhu3KBUg4IPrXpMgaA9Q-OSMzd-vYTxBcoH0npH217KGV79QAmApIGYraHgDBjItEMWJEQjCh0L5Ez-OL-OcBXSDWOLlp4jQDYzkJNw37QHZiFpl5RzVJMxoQDl1pL/s320/mappa-pericolosita-sismica.jpeg" width="259" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
No. Non faccio previsioni sismiche, non sono geologo e non parlerò di terremoti. È solo che la "Carta Sismica" è la prima cosa che mi è venuta in mente quando ero alla ricerca di analogie. La vita di ogni persona, ho immaginato, è come una carta di rischio sismico. In base a calcoli statistici (e quindi storici) ad ogni zona del territorio è stato assegnato un certo "grado" di pericolosità, di <i>probabilità</i> che si sviluppi un terremoto. Questo non vuol dire che alcuni territori siano completamente salvi ed immuni, esempio più prossimo è quello della Pianura Padana qui in Italia. Quel territorio è considerato a basso rischio sismico, eppure un terremoto medio/forte ha colpito, provocando morte e danni. Se fossi così fuso di testa da voler provare l'esperienza del terremoto, tuttavia, di certo non passerei un mese in Emilia, preferendo piuttosto zone come l'interno Abruzzo (L'Aquila, Sulmona, Avezzano) o meglio ancora la California, il Giappone. È pacifico che in questi ultimi territori, avrei più probabilità di avvertire un terremoto, piuttosto che in Emilia Romagna, ad esempio. Insomma, proprio come in queste carte, solo che al posto delle <i>zone</i> ci sono le età. Ragionevolmente c'è un'età per ogni cosa, c'è un età in cui è possibile tre mesi di vacanza in estate, c'è un età per le canzoni in spiaggia con la chitarra, c'è un età per sognare ed una per la responsabilità. Ce n'è per avere acciacchi, per essere deboli o per essere forti come leoni. Come detto per il rischio sismico, questo non impedisce che qualcosa avvenga "fuori zona", è solo meno probabile, meno realizzabile. Tutto questo per dire che converrebbe tenere d'occhio queste particolarissime carte sismiche, consultarle per essere coscienti di quello che la nostra zona può offrirci con maggiore facilità, pur non escludendo nulla. Prudenza e speranza.</div>
Ciavannihttp://www.blogger.com/profile/17252803617478522575noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5475121581725047181.post-55342250535235167292013-01-29T15:07:00.000+01:002013-01-29T15:07:00.881+01:00La sghemba piramide sociale (Old Gentlemen & Maschil Dignità) <div style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEghfOZ-rSnzUJta4vSh46KN_LUJfXpkpih62N6nynOknI9KGdeGxbibPNxcwdq_UVZed6VuW6sGAXmkCjdvgVfZ2zvu0o1fgtuBxtLzjQSi-byJTDF8IBPEswLiBeXRPtojhJfORuAk9ovQ/s1600/url.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="319" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEghfOZ-rSnzUJta4vSh46KN_LUJfXpkpih62N6nynOknI9KGdeGxbibPNxcwdq_UVZed6VuW6sGAXmkCjdvgVfZ2zvu0o1fgtuBxtLzjQSi-byJTDF8IBPEswLiBeXRPtojhJfORuAk9ovQ/s320/url.png" width="320" /></a></div>
Devo ammettere di essere d'accordo con il mio amico. Era qualcosa che avevo notato anche io, ma mai in termini così rudi da rivelare la questione limpida e solare. Seppure molto diretta e scortese la sua frase mi ha colpito. Originariamente, questo scritto l'avevo pensato per la sfera personale del maschio. Non so se questo sia il titolo giusto per quello che sto per scrivere, però vorrei avvisarvi che sto parlando di casi estremi, o <i>quasi</i> estremi, dato che probabilmente è questione di tutti i giorni per molti, molti ragazzi soprattutto, ma sarà sicuramente valido anche per la sfera lavorativa. Badate, non è solo il senso <i>letterale </i>della frase, è un concetto che va anche nel profondo, è la punta di un iceberg che sottintende molte sfaccettature, ma quello che emerge colpisce. Questo mio amico mi espresse il concetto in dialetto. Sono un detrattore dei dialetti, ma spesso servono a rafforzare un concetto, gli danno qualcosa in più: amarezza, sarcasmo, entusiasmo ... quindi, quando leggerete nella prossima riga la frase in questione, cercatela di tradurvela mentalmente nel vostro dialetto locale. " <i>Le femmine ti cercano, ti chiedono favori, pareri, compagnia ... però alla fine vanno a farsi scopare dal proprio ragazzo o da altri amici ". </i>Non prendetevela. Se fosse stata un'amica probabilmente avrebbe lanciato una frase "<i>al femminile</i>" non prendetela come un'accusa al mondo rosa. Quanto detto è semplicemente vero. Non capita anche a voi di essere cercati per questa o quella necessità e poi non essere considerati per quello che a voi interessa? Non capita anche a voi di "<i>fare il lavoro sporco</i>" affiché altri possano goderne? Oppure fare il lavoro sporco perché altri <i>NON </i>hanno voglia di farlo, ma vogliono solo prendere solo i lati convenienti di un rapporto? Insomma ad un certo punto basta. L'esempio che mi è stato posto aveva come oggetto il sesso, (probabilmente perché ragionare in questi concetti e con questi termini fa sembrare l'uomo sprezzante e meno vulnerabile, ma sotto dev'esserci qualcosa di meno gretto e più profondo e personale), ma si adatta, come già detto, a molteplici situazioni. Insomma, perché non può accadere che una persona in grado di svolgerti il "<i>lavoro sporco</i>" non possa poi essere la persona che può svolgere <i>tutti i compiti? </i>Perché un confidente, un ascoltatore, non può essere anche la persona a cui pensi prima di addormentarti? Che meriti avrebbe questo fantomatico <i>ragazzo </i>per la tua attenzione, se ti tratta più o meno come un cagnolino da portare a pisciare ogni tanto con in più quel benefit non da poco che è il sesso?<br />
<br />
Anche in campo lavorativo, vale lo stesso. Capita mai che vi chiedano sacrifici, turni da spostare, sconti, straordinari, per poi magari notare che un nuovo arrivato gode già di privilegi maggiori? Mi chiedo dunque: quei sacrifici, quegli sconti, quegli straordinari, non li si poteva chiedere direttamente al nuovo arrivato? E per analogia, non avrei meritato IO finalmente di essere il privilegiato?<br />
<i><br /></i>
<i><br /></i></div>
Ciavannihttp://www.blogger.com/profile/17252803617478522575noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5475121581725047181.post-83763507464654767552013-01-21T20:08:00.001+01:002013-01-21T20:08:52.924+01:00Non immedesimarti. Non sognare.<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://images03.olx.it/ui/11/87/83/1304757644_197548483_1-Immagini-di--TELENOVELAS-TOPAZIO-con-Grecia-Colmenares-e-Victor-Camara.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="http://images03.olx.it/ui/11/87/83/1304757644_197548483_1-Immagini-di--TELENOVELAS-TOPAZIO-con-Grecia-Colmenares-e-Victor-Camara.jpg" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
Si. Ormai lo sapete che sono meschino quindi posso evitarmi e risparmiarvi le spiegazioni. Insomma ero, come quasi tutti, a perder tempo su facebook, quand'ecco illuminarsi una notifica. Una mia amica mi salutava così che poi ci si è messi a parlare del più e del meno fin quando non si è arrivati a trattare argomenti <i>"esistenziali".</i></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Ne è venuto fuori qualcosa di interessante e di esemplificativo del mio pensiero. Le ho chiesto il permesso per poter riportare il LOG, lei mi ha detto di no. La mia era una domanda retorica, non c'era bisogno di una sua risposta per sapere che l'avrei fatto in ogni caso. Tuttavia, ho deciso di cambiare i nomi, usando quelli fittizi di <i>Topazio </i>e <i>Gianluigi.</i> Vi sento, mi state chiedendo il perché ho voluto usare proprio questi due inconsueti nomi. La vostra curiosità mi commuove e risponderò con piacere.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Giorni fa, appena sveglio, gironzolavo tra i tanti canali del digitale terrestre, quando mi sono imbattuto in una vecchissima Telenovela venezuelana, appunto TOPAZIO. Mi sono tornati in mente quei pomeriggi di bambino, quando in casa vi era una sola TV con soltanto 16 canali di memoria. Ricordo che per guardare Su Rete 4 un cartone animato che mi piaceva tanto (<i>Bem, il mostro umano</i>) dovevo sorbirmi il programma precedente, che invece era il preferito di mia madre e mia nonna. Quel programma era appunto TOPAZIO. Topazio se l'intendeva con tal GIANLUIGI (lo leggo adesso da Wiki) e quindi, anche se quella mia amica non mi caga di pezza, ho deciso per questi due nomi che, diciamocela tutta, fanno anche ridere. In un certo senso questi riferimenti potrebbero anche entrarci col ragionamento. Ordunque eccovi ciò che ci dicemmo. (Depurato da tutte le avances a sfondo erotico). (No dai, scherzo, non c'è stata nessuna avance a sfondo erotico).</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<br />
<b>Gianluigi:</b><br />
Allora? Cosa hai fatto oggi?<br />
<b><br /></b>
<b>Topazio:</b><br />
Ho studiato e sono depressa, come si vede dalla mia foto di copertina. (<i>Topazio, sulla copertina del suo profilo Facebook aveva inserito la fotografia di una coppia che si guarda con amore e tenerazza, una scena tratta da un film N.d.r.)</i><br />
<br />
<b>Gianluigi:</b><br />
La depressione è male veramente solo quando è dettata da una presa di coscienza.<br />
Da dov'è presa questa scena?<br />
<br />
<b>Topazio:</b><br />
È un film, si intitola "ALMENO TU NELL'UNIVERSO"<br />
<br />
<b>Gianluigi:</b><br />
Non sapevo neanche che esistesse!<br />
<br />
<b>Topazio:</b><br />
Nemmeno io. Ho digitato "foto" ed è uscita questa. Mi piace, tutto qui.<br />
<br />
<b>Gianluigi:</b><br />
Si. Ma non rappresenta la realtà, purtroppo.<br />
<br />
<b>Topazio:</b><br />
Hey grazie! .... Siccome nn ero depressa abbastanza ...<br />
<br />
<b>Gianluigi:</b><br />
Sono attori, sono belli. La gente nei film è quasi esclusivamente bella. Come ben sai la realtà è invece tutto il contrario!<br />
<br />
<b>Topazio:</b><br />
Ma è solo una foto! Dai!<br />
<br />
<b>Gianluigi:</b><br />
Oh anche la foto. Per le foto vale la stessa cosa. Sono tutti modelli e modelle. Hai mai visto un cesso sui giornaletti della tua parrucchiera?<br />
<br />
<b>Topazio:</b><br />
Eh Gianluigi... che posso farci ?<br />
<br />
<b>Gianluigi:</b><br />
Figliuola. C'è una cosa che in realtà potresti fare<br />
<br />
<b>Topazio:</b><br />
Mi dica!<br />
<br />
<b>Gianluigi:</b><br />
Non immedesimarti. Non sognare.<br />
<br />
<b>Topazio:</b><br />
La mia vita sentimentale ha forse l'aria di quella che possa sovrapporsi con la storia di un film dal titolo "ALMENO TU NELL'UNIVERSO"????<br />
<br />
<b>Gianluigi:</b><br />
Neanche con quella de "L'AEREO PIU PAZZO DEL MONDO", se è per questo!<br />
<br />
<b>Topazio:</b><br />
Tiè l'ho tolta! (<i>Topazio, scoraggiata, rimuove la foto che aveva da poco inserito come "copertina" di Facebook N.d.R.)</i><br />
<br />
<b>Gianluigi:</b><br />
Dovresti mettere una foto che sia emblema di tristezza, difficoltà, lotte e depressioni ... che in fondo sono quello che provi.<br />
<br />
<b>Topazio:</b><br />
Si ... cosi ogni volta che la vedo mi ricordo che devo pensare a come potermi suicidare<br />
<br />
<b>Gianluigi:</b><br />
E ti pare poco? Quello che fai tu, è come spostare la lancetta della benzina con il dito per vedere che c'è ancora carburante. Lascia che la spia della riserva si accenda<br />
<br />
<b>Topazio:</b><br />
Eh????<br />
<br />
<b>Gianluigi:</b><br />
Non è chiaro il concetto?<br />
<br />
<b>Topazio:</b><br />
No!<br />
<br />
<b>Gianluigi:</b><br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
Poco fa mi hai detto che non vuoi mettere fotografie che ti ricordano quanto tu ti senta triste. Non credo che invece far finta di nulla possa migliorare la situazione. Stai barando con te stessa. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Topazio:</b></div>
<div style="text-align: justify;">
Ma che c'entra la benzina?</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Gianluigi:</b></div>
<div style="text-align: justify;">
I segnali non devono essere ignorati. Non puoi inchiodare l'indicazione della benzina sul "mezzo pieno" e ogni volta rallegrarti di averne ancora. In realtà la benzina sta finendo e tu non lo sai. Lascia che i segnali servano al loro scopo. Manifesta i tuoi sentimenti per quelli che sono e sii realista.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Topazio:</b></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><b>(</b>Topazio non scrive nulla N.d.R.)</i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><br /></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Gianluigi:</b></div>
<div style="text-align: justify;">
In più, tutto è giustamente incentrato sulla bellezza. Quello che vedi nei film, nei telefilm, nei fotoromanzi, nelle pubblicità, riguarda una neanche troppo ristretta casta. La casta "<i>dei belli</i>" e se ti guardi intorno noterai che la maggior parte degli amanti, delle storie e degli intrecci, appartiene a loro, ai belli, anche nel mondo reale.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Topazio:</b></div>
<div style="text-align: justify;">
<i>(Topazio non scrive nulla N.d.R.)</i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><br /></i></div>
<div style="text-align: justify;">
Questo è quanto. Al momento non è risaputo se dopo questa conversazione <i>Topazio </i>viva ancora o si sia suicidata. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
Ciavannihttp://www.blogger.com/profile/17252803617478522575noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5475121581725047181.post-72345856972064919182013-01-18T15:47:00.002+01:002013-01-18T15:47:43.239+01:00Voi e il vostro ottimismo ZEN.<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgBLNw8xgKCizPcF3D1PWGVMghElfK6S5R1VqqXpVado0qAtI-r7VxEteIc3GIBQkjGO7Lr8_-9mLecujr-fuXbo-Ld2-CJZaONiL89GHFDJyDiln2bNRKo7FNey5Vc53Bj6pYWS6pes9A/s1600/Siemens+S62+Bigrigio.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="231" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgBLNw8xgKCizPcF3D1PWGVMghElfK6S5R1VqqXpVado0qAtI-r7VxEteIc3GIBQkjGO7Lr8_-9mLecujr-fuXbo-Ld2-CJZaONiL89GHFDJyDiln2bNRKo7FNey5Vc53Bj6pYWS6pes9A/s320/Siemens+S62+Bigrigio.jpg" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
Oggi ho letto un racconto dello svedese John Lindqvist: Majken. In una breve digressione si descrive un aneddoto che mi ha colpito molto. Semplifica molto quello che è il mio pensiero verso certi tipi di ottimisti e verso quelle particolari categorie che ti dicono: « Di cosa ti preoccupi? Siamo tutti nella stessa barca e non vedi come sono tranquillo io? »</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
L'aneddoto è molto semplice: un personaggio molto famoso decide di mantenere il suo numero sull'elenco telefonico ma fa staccare la suoneria dall'apparecchio. In questo modo lui non sente che arrivano chiamate su chiamate, ad ogni ora del giorno e della notte, pur essendone cosciente. Molta gente lo cerca perché vuole parlare con <i>il personaggio famoso</i>, ma lui non se ne cura. Non sente il telefono, non ne è infastidito. Ad ogni modo, capita che qualche volta si senta solo, triste, o semplicemente annoiato ed ha bisogno di parlare con qualcuno e quindi alza la cornetta del telefono muto e parla.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Eh si. Credo che molta gente abbia a portata di mano quello di cui ha bisogno e spesso ne è consapevole, che basterebbe "alzare la cornetta" per risolvere il proprio disagio. Magari non lo fanno di proposito, forse credono che quella condizione sia la <i>normalità </i>(e la <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Moda_(statistica)" target="_blank">norma</a> non esclude di certo delle eccezioni) ma non è così. Non sarebbe un problema se questi soggetti poi non attaccassero pipponi filosofici dove <i>"tu sei il centro del mondo", "tu non sei schiavo di niente", "tu devi avere pensieri positivi", "tu devi proiettare immagini belle" </i>o magari quelli che ti suggeriscono semplicemente di alzare la cornetta e tu ti chiedi se davvero dai l'impressione di essere tanto coglione.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Loro, possessiori di Merchedes, Bmw, Audi, ma anche di più spartane Fiat, non sanno che è un bel casino in autostrada mettersi a sorpassare un TIR con la tua spompatissima MATIZ Prima edizione quando all'improvviso arrivi in salita. Loro si accodano (o per meglio dire <i>ti si attaccano al culo</i>) e partono di clacson e fari, come se tu ti stessi divertendo a scoprire quanto fa la tua auto di prima con mezzo acceleratore schiacciato; come se bastasse stufarsi e cambiare marcia. Cosa che per altro loro sarebbero in grado di fare, 80 o 140 Kmh ... tutta questione di volontà, non di potenziale. Per loro.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Questi soggetti, quando saranno stufi <i>veramente, </i>alzeranno la cornetta e troveranno qualcuno pronto ad ascoltarli, e risolveranno i loro problemi nel giro di pochissimo tempo. Cercate di capire quante telefonate riceve il vostro telefono. Cercate di capire se <i>almeno avete la linea telefonica. </i>Come? Di tanto in tanto alzate la cornetta. Ci sarà qualcuno in linea? Ascolterete il segnale di libero? Oppure ... il telefono risulta isolato? Comunque non squillerà mai. Per saperlo dovete alzare la cornetta ed appoggiarci l'orecchio. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Avere la giusta sanità mentale di riconoscere quello che si sta ascoltando, poi, è tutto un altro paio di maniche.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
Ciavannihttp://www.blogger.com/profile/17252803617478522575noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5475121581725047181.post-41254206782306555432013-01-10T16:08:00.000+01:002013-01-10T16:08:03.091+01:00Fotografie<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg67Voh8GN9Mcdii0DIBXY9X2au09MiWyjarfv1u9gkdIzibLQFuyhVLfl86rRQmLd2CuOKHTw04lYdKTMPhNu9jdISDZHj6hj2wjeDwoiYk5YlSQd0nr9IYYbVqXF9z78HuDqSyJw5a58C/s1600/foto+Collage.jpeg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="262" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg67Voh8GN9Mcdii0DIBXY9X2au09MiWyjarfv1u9gkdIzibLQFuyhVLfl86rRQmLd2CuOKHTw04lYdKTMPhNu9jdISDZHj6hj2wjeDwoiYk5YlSQd0nr9IYYbVqXF9z78HuDqSyJw5a58C/s320/foto+Collage.jpeg" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
« Dite ciiiiiis! ». No. Non dico "Ciiiiis". Perché dovrei dire "ciiiiis" ? Nelle foto si ride troppo. Siamo arrivati al punto che quasi la macchinetta si rifiuta di scattare se non sorridete, è stata programmata per scattare nel momento esatto in cui tutti sorridono. Ora .. a parte che il vecchio cliché di noi da vecchi che mostriamo foto ai nostri (seriamente annoiati) nipoti non si realizzerà mai a mio avviso, le foto digitali vanno perse e sono troppo facili da scattare per essere in un certo senso "preziose", ma .. PERCHÉ RIDERE? Nella vita ci sono anche dolore e delusione, uno scatto non dovrebbe essere da CIIS, perché è un falso sorriso. Un ricordo FALSO, è una recita. Vuoi farti una foto? Falla e basta, non ridere, pettinati, aggiustati il colletto della camicia ma NON RIDERE se non te la senti. Ecco, qui è al compleanno di Mario, mi stavo rompendo davvero le palle; nota la mia espressione! Qui invece è quando ho perso il portafogli con l'incasso. Si ero davvero incazzato, si vede? E invece no. Come per un riflesso automatico, davanti all'obiettivo cominciamo a sorridere, a ridere o a mettere la bocca a fregna d'asino se siamo ragazze. Io non ci credo che tutti quelli che ridono in foto erano VERAMENTE gioiosi in quel momento. Al massimo erano neutri alla situazione, alla circostanza. Poi, la foto, dovrebbe essere piacevole, non una tortura per chi la subisce e per chi poi deve riguardarla. Rifiutate con garbo di essere fotografati se non volete (almeno idealmente) portare ai posteri testimonianza di quanto cessi eventualmente siete. Sobrietà e coscienza di se stessi e delle proprie emozioni. Le fotografie devono essere testimoni della mia vita. Se mi fotografassi ora, tra quarant'anni (anche se conto di morire prima), saprò che oggi, avevo le palle torte perché mi si leggerà in faccia. Molto probabilmente non avrei un ricordo preciso di me, sdraiato sul letto con il Mac addosso a scrivere questa noiosa pappardella ma non illuderei il mio "io futuro" fingendo di avere voglia e motivo di ridere. Quindi, se sarete fotografi, promettetemi che non direte più « Dite Ciiiiiis! » ma qualcosa tipo « Esprimete quel cazzo che vi sentite dentro »</div>
Ciavannihttp://www.blogger.com/profile/17252803617478522575noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-5475121581725047181.post-34734103317906196982013-01-07T13:04:00.002+01:002013-01-07T13:04:44.242+01:00Caro Amico Buono<br />
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Caro Amico Buono,</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Sto
usando questo mezzo per informare qualunque transazione con il
trasferimento di 21.500 mila dollari (Venti milioni 500 mila dollari)
nella mia banca in Cina, a voi come un ricevitore. Questo sarà sicura al
100%, il cliente si e 'deceduto.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Si prega di contattare sulla mia mail privata sotto per qualsiasi domanda e ulteriori informazioni.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Cordiali saluti,</div>
<div style="text-align: justify;">
sang Chin</div>
<div style="text-align: justify;">
E-mail: <a href="mailto:chinsang280@yahoo.com.hk" x-apple-data-detectors-result="0" x-apple-data-detectors="true">chinsang280@yahoo.com.hk</a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjRZqwqLgzXk3yRNzHtSvZJwVe6k_7zvuoAEG0yLn1uASXHe8_m3StUa4kqgsnb9dKYosGfhqEV1eDQV1wwTdAEWC2PyC0aQlaQaDfksDKzDSAWVIf9ekMk-3ycR8-17CcrWitHG4yXGmnm/s1600/429105_10200266045763877_721643809_n.jpeg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjRZqwqLgzXk3yRNzHtSvZJwVe6k_7zvuoAEG0yLn1uASXHe8_m3StUa4kqgsnb9dKYosGfhqEV1eDQV1wwTdAEWC2PyC0aQlaQaDfksDKzDSAWVIf9ekMk-3ycR8-17CcrWitHG4yXGmnm/s640/429105_10200266045763877_721643809_n.jpeg" width="425" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
Alcune E-mail di spam sono veramente molto carine. Non dico che siano tradotte con Google perché potrebbero denunciarmi per diffamazione. Probabilmente avranno utilizzato programmi trovati in un vecchio IBM anni 80 che il nonno teneva in soffitta. La parte più bella è quando dice che "Questo sarà sicura al 100%" ... talmente tanto sicura che <i>"il cliente si è deceduto".</i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><br /></i></div>
<div style="text-align: justify;">
Senza poi contare che SANG CHIN più che un nome orientale, sembra essere un insulto in pugliese.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
Ciavannihttp://www.blogger.com/profile/17252803617478522575noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5475121581725047181.post-43614556079555151012012-12-30T16:24:00.002+01:002012-12-30T16:24:40.732+01:00Charlie Brown non è mio amico.<div style="text-align: justify;">
Buona fine e buon principio, entrambi di merda. Mezzanotte e cinque, scatta il trenino ma io non ne sono vagone. Charlie Brown non è mio amico. Non ho nulla da festeggiare. Non ho neanche da rallegrarmi del fatto che un pessimo anno è ormai alle spalle. Il primo gennaio rappresenta simbolicamente l'inizio di un nuovo disastro che tuttavia fa crasi con il disastro dell'anno precedente. Un perfetto passaggio da un casino all'altro effettuato da un DJ straordinariamente bravo da non farti capire dove ha staccato il vecchio brano per sfumare a quello nuovo. Per dirla come gli astrologi « Il mio pianeta Venere non ha un buon rapporto con i primi e con gli ultimi mesi dell'anno ». Le migliori delusioni (notate, non ho scritto <i>inculature</i>) non che le migliori illusioni sono arrivate sempre a novemre, dicembre, gennaio e febbraio. Qualcosa sembrava cominciare e qualcosa terminava, malamente. Orsù dunque. Come posso essere lieto di un capodanno? Se anno dopo anno la storia si ripete, è facile che sarà così ancora ed ancora. Solo che siamo più vecchi, più stanchi, meno appetibili e più fuori luogo. L'esempio è il solito, ed è banale. Immaginate di essere sacchetti di stoffa. Di quelli che si usano per giocare a tombola. Chiudete gli occhi e un Dio (beh, facciamo che è colpa della genetica, ma Dio è una figura alquanto simbolica ed esemplificativa, in questo caso) vi riempie di cento palline. Ce ne saranno di nere e di bianche, ma ce ne saranno cento, non una di più, non una di meno. Questo Dio riempie sacchetti così, come vuole, per suo capriccio. Le palline nere rappresentano sfiga, bruttezza, stupidità, povertà, timori e quant'altro. Le palline bianche rappresentano fortuna, bellezza, intelligenza, ricchezza, coraggio eccetera. Ogni volta che abbiamo bisogno di qualcosa infiliamo la mano, mescoliamo bene e peschiamo. Noi non lo sappiamo ma se siamo per il 99% palline nere, pescare la bianca diventa difficile, anche perché una volta estratta la pallina va rimessa nel sacco. Le esperienze personali ci aiutano a capire, o meglio <i>a stimare</i> come è il nostro sacco, se composto da più palline nere o più palline bianche. Per questo mi dico, e vi dico. Se dalla vostra esperienza avete notato che le cose vi vanno male spesso, o per l'amor di Dio, anche bene... allora sapete più o meno cosa aspettarvi dal prossimo anno o dalla prossima occasione in generale. Certo, ora mi opporrete che la pallina bianca può uscire, anche se unica e solitaria. Potreste dirmi che uno può avere così tanta fortuna da beccare sempre l'unica bianca evitando le novantanove nere. Magari mi dite che anche chi ha novantanove bianche può essere così sfigato da pescare sempre e solo l'unica nera ... beh a queste eccezioni vi rispondo con un "<b><i><u>SIATE SERI".</u></i></b> </div>
Ciavannihttp://www.blogger.com/profile/17252803617478522575noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-5475121581725047181.post-14833522789989235572012-12-03T14:36:00.003+01:002012-12-03T15:52:23.871+01:00Una seduta spiritica per vivi<div style="text-align: justify;">
Nel 1978 Battisti cantava che è facile incontrarsi anche in una grande città, figuriamoci oggi quanto sia molto più facile, grazie a telefoni cellulare ed interent, riprendere o mantenere sottospecie di contatti con una così detta "ex" o comunque con persone che sono state importanti per noi, e per le quali non eravamo invece così necessarie. Contattare queste persone è completamente inutile. È come fare una seduta spiritica e parlare con persone defunte per sentirsi dire che si, va tutto bene e che in quel posto c'è tanta gente nuova, della quale noi non facciamo parte. Senza poterle toccare o abbracciare. Pura formalità. Comunichiamo, ma con la consapevolezza che non ci si potrà rivedere o riprovare. E quindi mandiamo SMS, o commenti nei social per mantenere un rapporto che non potrà esistere, pur avendone la consapevolezza. « Morire non è il modo peggiore per essere morti » dice Palahniuk ed è vero. Probabilmente certa gente sarebbe meglio fosse morta, compresi noi stessi. </div>
<div>
<br />
P.s.<br />
<br />
Se siete arrivati a questo post in quanto vecchi lettori, date uno sguardo anche a <a href="http://nerchiomics.blogspot.it/" target="_blank">Nerchiomics</a>, mi farebbe piacere avervi anche la.</div>
Ciavannihttp://www.blogger.com/profile/17252803617478522575noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-5475121581725047181.post-7337180054701449142012-11-28T23:24:00.002+01:002012-11-28T23:24:22.802+01:00Ciclotimia<div style="text-align: justify;">
Appunto ... Ciclotimia. Pensavo (e lo penso tutt'ora) di aver scritto di tutto in questo blog, ormai le delusioni non mi deludono poi tanto. Ci sto facendo l'abitudine. Ovviamente scriverlo è inutile o almeno lo è diventato. Il blog ha quasi esaurito il suo effetto catartico. Quasi. Quasi perché come spesso mi accade, mi riprende la voglia di scrivere, ma non ci riesco. Perchè spesso mi vengono in mente nuove idee che comincio con entusiasmo ... e che poi naufragano nella noia, nel blocco totale e quindi nell'abbandono. Penso che sia in caso del mio ennesimo blog. Quello che potete vedere qui, sulla colonna di destra: <a href="http://www.nerchiomics.blogspot.it/" target="_blank">NERCHIOMICS</a>. È una stupida raccolta (oddio, "raccolta" .. dopo quanti post si può chiamare "raccolta"?) di fumetti, realizzati su di un sito web, ma pensati da me e dalla mia mente psicotica. Come recita l'incipit di quel blog, non sono fumetti di qualità, anzi sono forzatamente esagerati, ma a me fanno sorridere. Molti le troveranno banali, noiose ed esagerate, lo so, ma forse a qualcuno potrebbero strappare un sorriso. A parte questo Nerchiomics, ogni tanto mi viene in mente qualcosa. Ma se prima era una lunghissima menata adesso è poco più di un flash. Qualcosa di più ampio da essere uno "status" su facebook, ma troppo esigua per poterne ricavare una storia, un racconto contestualizzato. Che farne? La buttavo nel cestino dell'immondizia. Poi, grazie a Nerchiomics ed alla necessità di annunciarlo al mondo blogger m'è ricomparso questo CICLOTIMYA. Uno dei tanti flash ce l'ho ancora in mente. Non ancora svuoto il cestino. Ne scriverò, ma non v'aspettate che duri.</div>
Ciavannihttp://www.blogger.com/profile/17252803617478522575noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-5475121581725047181.post-56925459130135964812012-06-03T11:06:00.002+02:002012-06-03T11:06:35.351+02:00Hai sempre goduto di ottima salute, poi un giorno ....<span style="background-color: white; color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px; text-align: left;">Ho un dolore sospetto, quindi non so se andare al pronto soccorso o dai carabinieri.</span>Unknownnoreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-5475121581725047181.post-79605317332652184252012-03-30T16:08:00.001+02:002012-03-30T16:08:37.074+02:00Cuore di Padre<span style="background-color: white; color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px; text-align: left;">Non so se mi piacerebbe di più essere padre di un maschietto, perchè lui possa essere soggetto in futuro a tumore della prostata o una femminuccia, perchè lei possa essere soggetta in futuro a tumore al seno.</span>Unknownnoreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-5475121581725047181.post-47281364458755369082012-03-29T20:17:00.002+02:002012-03-29T20:17:17.110+02:00Cartoni animati giapponesi<span style="background-color: white; color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px; text-align: left;">A distanza di anni si è scoperto che Kenshiro non conosceva affatto particolari punti di pressione. Erano le infezioni causate dalle sue unghie sporche che che uccidevano le persone.</span>Unknownnoreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-5475121581725047181.post-38407338958688576202012-03-28T13:08:00.001+02:002012-03-28T13:08:01.017+02:00Emarginati<br />
<h6 class="uiStreamMessage" data-ft="{"type":1}" style="background-color: white; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 13px; font-weight: normal; line-height: 18px; margin-bottom: 5px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; max-width: 640px; padding-bottom: 0px; padding-left: 15px; padding-right: 20px; padding-top: 0px; text-align: left; word-break: break-word; word-wrap: break-word;">
<span class="messageBody" data-ft="{"type":3}">In una piccola strada vicino casa mia, trovo a terra sempre scatolette vuote di preservativi. Questa vista mi ha fatto sempre sentire diverso, escluso da un mondo che invece è aperto a tutti gli altri. Fino ad oggi. Oggi finalmente mi sono sentito parte di una comunità. Ho guardato a terra ed ho detto: "Hey anche io!". Ho trombato? No. Ho visto la scatoletta del LEXOTAN.</span></h6>
<div>
<span class="messageBody" data-ft="{"type":3}"><br /></span></div>
<div class="clearfix" style="background-color: white; color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 11px; line-height: 13px; text-align: left; zoom: 1;">
<div class="uiCommentContainer">
<div class="fbTimelineUFI" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; margin-bottom: 0px !important; margin-top: 3px; position: relative; top: 12px;">
<form action="http://www.facebook.com/ajax/ufi/modify.php" class="live_3544071650548_131325686911214 commentable_item autoexpand_mode" data-live="{"seq":0}" method="post" rel="async" style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;">
<div class="fbTimelineFeedbackHeader">
</div>
</form>
</div>
</div>
</div>Unknownnoreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-5475121581725047181.post-35995628818260739272011-09-18T02:42:00.001+02:002011-09-18T02:42:24.428+02:00Le chiavi del cancello<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.youtube.com/embed/ZGzW2MwVssI?feature=player_embedded' frameborder='0'></iframe></div>
<div style="text-align: justify;">
<i>« </i><span class="Apple-style-span" style="-webkit-border-horizontal-spacing: 2px; -webkit-border-vertical-spacing: 2px; border-collapse: collapse; font-family: sans-serif; font-size: 13px; line-height: 19px;">[The song] is about feeling that you've been "left behind" by an old friend or lover, and about hoping that you'll be reunited one day so that you can live out the end of your lives together the way you started them (...) a hope that they'll eventually want to get away from the bright lights and come back home. it's a sad and angry song, but also full of hope.</span></div>
<span class="Apple-style-span" style="-webkit-border-horizontal-spacing: 2px; -webkit-border-vertical-spacing: 2px; border-collapse: collapse; font-family: sans-serif; font-size: 13px; line-height: 19px;"><div style="line-height: 1.5em; margin-bottom: 0.5em; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0.4em;">
I think I'm right in saying that in hospital when someone is ill and has to spend a lot of time in bed they can become 'bedshaped'. It sounds a bit depressing (...) but in the context of the song I wanted to suggest old age and frailty(...) » <b><i>Bedshaped (Keane)</i></b></div>
</span><div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Ormai un anno fa, mi frequentavo con una ragazza che mi piaceva davvero molto. Era la sintesi delle caratteristiche fisiche della mia "ragazza ideale". Corporatura esile, bassa statura, capelli lisci (lei li ha anche molto lunghi) e abbigliamento decisamente poco appariscente. Il carattere però era, per essere diplomatici, difficile, tanto quanto il suo passato ed il contesto in cui vive. Questo, in aggiunta molto probabilmente al mio notoriamente non bell'aspetto, mi ha portato svariati momenti di nervosismo, agitazione ed eccessiva attività mentale. In poche parole mi ha arrecato molto più disagio di quanto beneficio potessero portarmi i (sinceri?) momenti (perchè erano effettivamente momenti, non per modo di dire) trascorsi insieme. Lo so adesso e lo sapevo all'ora, solo che prima ero ancora "in gioco" e andavo avanti e avanti. Dopo tanta insistenza, ricordo che era maggio, sono riuscito a convincerla a provare, a vedersi, e quel giovedì sera stavo andando da lei, vicino Pescara. L'assemblea condominiale aveva da poco deliberato che ai cancelli del cortile per accedere ai box auto, fossero installate due serrature (finalmente) funzionanti. Avevo in mano due chiavi nuove, una verde ed una blu ed avevo difronte un cancello per le auto ed uno per i pedoni, entrambi chiusi. Ho provato ad infilare quella verde, verde speranza, ho pensato. Speranza che sia la volta buona, speranza che lei possa addolcire un po' il suo carattere, speranza che io possa finalmente avere una persona accanto ed aiutarla per tirarsi fuori dai casini, speranza che potesse durare almeno un poco più del solito. La chiave verde è entrata nella serratura ma non girava. Quella giusta era la blu. Cinque mesi dopo l'avrei vista per l'ultima volta, senza sapere che quella era l'ultima volta. Pochi mesi dopo, pochissimi immagino, le è successo qualcosa, un incontro, che ha prodotto conseguenze nove mesi dopo. Auguri a lei e promemoria per me. La chiave blù è quella che apre il cancello. Non penso che lo dimenticherò mai.</div>
Unknownnoreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-5475121581725047181.post-21219684346286647142011-09-09T01:29:00.001+02:002011-09-09T01:29:18.611+02:00Stuprato<div style="text-align: justify;">
A quelli che tra di voi mi consigliavano di lanciarmi. Che mi dicevano che il lasciarmi andare avrebbe sicuramente giovato alla mia salute psicologica, che era tutta una questione di porsi. Ebbene, a voi dico: <i>mi sono posto. </i>Mi sono posto e devo proprio dirvi che .... <i>avevate torto. </i>Torto marcio. Di quel marcio che fa marcire anche quello che c'è intorno. Negli ultimi mesi mi sono cimentato in imprese che ho sempre ritenuto non adatte a me e neanche divertenti. Locali, discoteche ed altri luoghi vari di socializzazione. Ho praticato esperimenti, ho fatto quello che fanno tutte le persone normali. Ho invitato ragazze ad uscire in tutte le maniere possibili, di persona, nei social, raccogliendo quei <i>due di picche </i>che avevo sempre pronosticato a chi era solito rispondermi con "<i>se non provi, non lo saprai". </i>Allora a che pro "stuprarmi" da solo facendo finta di avere, ad esempio, voglia di ballare se tanto poi il risultato è sempre lo stesso? Di frequentare corsi e palestre spendendo tempo, soldi e soprattutto forza di volontà, costrizione? Non è allora meglio <i>NON FARE </i>ed avere l'illusione di non aver provato qualcosa che forse avrebbe funzionato? Le opzioni cominciano a scarseggiare mentre le conferme piovono a dirotto e più acqua c'è più le polveri si bagnano, sempre che sia polvere da sparo e non sempre ed ancora semplice sabbia. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
E' come addentrarsi in un quartiere malfamato con la certezza di essere derubati, solo che al momento dello scippo chiami il rapinatore avvisandolo che hai altre cinquanta euro della tasca posteriore che non ti ha controllato.</div>
Unknownnoreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-5475121581725047181.post-22075006325053712102011-02-13T13:44:00.000+01:002011-02-13T13:44:48.413+01:00Non vale la pena d'arrabiarsi.<div style="text-align: justify;">Mentre sono sdraiato sul letto a godermi la facoltà di non far nulla, ascolto voci arrivare dall'altra stanza. Una conversazione telefonica a metà, perché, ovvio, non c'è vivavoce ed io ho solo metà del botta e risposta. Si parla di malattia e presumo morte, o morte inevitabile ed imminente perché ad un "Come sta?". Dopo un'ulteriore pausa la classica frase: "E' proprio vero. La salute prima di tutto!".<br />
<br />
Ebbene, so che quanto dirò potrà essere condiviso da pochi e che ci sarebbe da elencare tante di quelle eccezioni che neanche gli emendamenti del PD al piano regolatore di Ortona ma mi chiedo: che ci fai con la salute quando ti manca tutto il resto? La salute serve per potersi godere la vita, ma se la vita è per qualcuno così come la descrive Sir Thomas Hobbes: solitaria, misera, sgradevole e brutale allora perchè sarebbe importante viverla a lungo?</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div>Unknownnoreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-5475121581725047181.post-85133924200274880202010-06-02T02:17:00.002+02:002010-06-02T02:20:51.745+02:00Doveri e piaceri.<div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span" style=" color: rgb(51, 51, 51); font-family:'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif;font-size:13px;">Quando la vita ti da, come è giusto che sia, sempre nuovi doveri ma mai nuovi piaceri, allora anche i vecchi piaceri cominciano a diventare doveri e si tende ad <span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_0">abbandonarli</span> e a non avere più stimoli per nuovi interessi. La gente, al di fuori, critica. Per loro sei pigro, ma tu, che ben conosci tutti i cazzi tuoi, sai che non è così. Pigro è chi aspetta sotto un albero che il fico gli cada in bocca senza far nulla per meritarselo. Chi è nato sotto un albero privo di frutti (di piaceri) non può essere definito pigro per il fatto di rimanere immobile sotto di esso.</span></div><div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span" style=" color: rgb(51, 51, 51); font-family:'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif;font-size:13px;">La gente si chiede come mai tu non faccia più qualcosa e magari ti dice che <i>sei tanto bravo nel farlo. </i>La gente ti chiede se <i>per favore</i> puoi far questo quando hai tempo e quello <i>se ti va.</i></span></div><div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span" style="font-family:'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif;font-size:100%;color:#333333;"><span class="Apple-style-span" style="font-size:13px;">Ma per te non sono più piaceri. Sono solo tanti ordini che si sommano alle tante altre cose che hai da fare <i>veramente: </i>lavorare, pensare al lavoro, lavorare extra, pianificare il lavoro futuro. Quando non fai tutto questo <span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_1">semplicemente</span> te ne stai immobile. Non esistono però solo DOVERI, nella vita <i>normale. </i>NON DOVREBBERO esistere solo quelli almeno. Dopo che tutto ti va storto (e parlo di quelli che dovrebbero essere i PIACERI: amore in primis, ma anche amicizia, <span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_2">hobbies</span>, passioni in genere) rimane la voglia di far nulla e sei fortunato se puoi ancora lavorare, se hai ancora un lavoro. Non tanto per <i>perdere</i> quelle sette/otto ore quotidiane ma proprio <span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_3">perchè</span> <i>si deve </i>lavorare. Potreste obiettare che ognuno ha una visione differente, che ognuno ha le sue priorità ma oggi sono <span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_4">particolarmente</span> dispotico. Più dispotico di quanto io non sia di solito e quindi vi dico che se non siete per grossa parte d'accordo con quanto scritto qui sopra; o vi va tutto abbastanza bene e siete così stupidi da non rendervene conto oppure non avete abbastanza sensibilità ed intelletto per capire il <i>senso</i> di tutto questo. Non avete un lavoro? Bene. L'avete cercato <i>inutilmente </i>per anni? BENISSIMO. Non avete neanche più la volontà di continuare a cercare? Perfetto. Siete in sintonia.</span></span></div><div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span" style="font-family:'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif;font-size:100%;color:#333333;"><span class="Apple-style-span" style="font-size:13px;"><br /></span></span></div><div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span" style="font-family:'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif;font-size:100%;color:#333333;"><span class="Apple-style-span" style="font-size:13px;">E ora non sto sputando nel c.d. "piatto dove si mangia", ma ho la salute? Che me ne faccio della salute se mi serve soltanto ad accumulare <i>POST-<span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_5">IT</span> </i>di cose da DOVER fare, e fare e fare e fare e fare? Siamo sicuri che arrivare a pensare <i>DAVVERO </i>questo sia sintomo di "ottima salute" ?</span></span></div><div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span" style="font-family:'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif;font-size:100%;color:#333333;"><span class="Apple-style-span" style="font-size:13px;"><br /></span></span></div><div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span" style="font-family:'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif;font-size:100%;color:#333333;"><span class="Apple-style-span" style="font-size:13px;"><span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_6">Probabilmente</span> no. E' come un dolore così forte che ormai neanche la morfina può sconfiggere. <span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_7">Assuefazione</span>.</span></span></div>Unknownnoreply@blogger.com11tag:blogger.com,1999:blog-5475121581725047181.post-18342942803074916092010-04-30T13:37:00.002+02:002010-04-30T13:51:43.403+02:00A Kind Of Magic<div style="text-align: justify;">Le favole, le storie, i romanzi, i film e .. insomma avete capito di cosa sto parlando, sono pieni, pienissimi di sfigati e di sfigate tant'è che nelle prime pagine, i topi da biblioteca con gli occhiali spessi e le casalinghe disperate si leveranno in cori all'unisono fatti da: - Oh! Ma qui si parla di me! Oh! Sembra proprio la mia situazione! Oh! Potrei essere io il protagonista di questa storia! -</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">C'è cenerentola, che non è bruttinculo, però non ha soldi per darsi una sistematina, ne un lavoro per poterseli guadagnare. C'è Jack, il povero contadino, c'è Spiderman, sfigatissimo teenager preso in giro da tutti .</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Ma poi arriva la magia. La fatina mette a nuovo Cenerentola che guardacaso incontra il suo principe azzurro. Jack pianta il fagiolo magico e può andarsi a fregare la gallina dalle uova d'oro aggiustando la sua vita e quella fino alla settima generazione. C'è Spiderman che senza fare nulla diventa strafigo e forte.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Insomma, senza la magia non si emerge dalla propria sfiga</div>Unknownnoreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-5475121581725047181.post-8155595075236757262010-03-04T13:16:00.002+01:002010-03-11T23:49:27.185+01:00La goccia che fa traboccare il vaso<div style="text-align: justify;">La goccia che fa traboccare il vaso, direbbe Fantozzi, "è una boiata pazzesca". Che stilli da una persona, da un evento, da un'esperienza o da quant'altro è e rimane una boiata pazzesca. Quando l'ultima goccia cade nella bocca di un vaso pieno dal vaso traboccherà una quantità piccolissima di acqua, pari alla goccia, a quell'ultima in "goccia in più" caduta. Goccia che si assottiglierà lungo il tragitto verso terra lasciando una sottile striscia di umido e neanche arriverà a toccare il pavimento. Neanche arriverà alla base del vaso.<br /><br />Il problema è che quando questo vaso trabocca, lo fa spesso copiosamente, vomitando grosse quantità di acqua che si versano a terra. Questo vuol dire che quella persona, quell'evento, quell'esperienza o quant'altro, ha versato nel vaso non una goccia, ma almeno un paio di litri di acqua.<br /><br />Il problema è che non tutti siamo fatti dello stesso pavimento di piastrelle. Alcuni hanno la moquette e tutta quell'acqua lascia macchie d'umido e puzza, difficili da togliere, così difficili che probabilmente lasceranno un segno indelebile. Fortunato chi ha le piastrelle, basta uno straccio e poco tempo perchè tutto torni a posto.<br /><br />La cosa più spiazzante è quando è una persona, la causa del traboccare. E' spiazzante perchè l'acqua scende, il vaso trabocca ma la persona continua a versare. Può versare per mille motivi: cattiveria, distrazione, incapacità, inesperienza o altro ma intanto versa e l'acqua cade bagnando, allagando e rovinando la moquette. Questo è spiazzante. Una persona ha, o almeno dovrebbe, avere capacità cognitive, dovrebbe rendersi conto, dovrebbe sapere fino a che punto può versare l'acqua. Dovrebbe conoscere quali sono i propri limiti, le proprie capacità e cercare di non versare così tanto, di fermarsi entro certi limiti di sicurezza.<br /><br />La cosa che dispiace è quando queste persone poi scappano via. Fuggono senza neanche dare una mano a raccogliere un po d'acqua, senza provare ad asciugare con il phon quella macchia di umido sulla moquette. Scappano senza chiedere, neanche per mera formalità, se per caso possono essere utili in qualche modo, se possono far qualcosa per arginare almeno in parte un po di quel casino. Vanno via e girano la testa quando passano davanti al vaso, filano dritte come se nulla fosse mai accaduto. Omissione di soccorso ma la moquette con una macchia in più, puzza di muffa.<br /><br />Certe volte poi, l'acqua è così tanta che si infiltra e fa danni al piano di sotto ed i danni al vicino di casa, scontato dirlo, li paghiamo noi. Da soli.<br /><br /></div>Unknownnoreply@blogger.com10