... E' una forma meno invalidante del disturbo bipolare ed è caratterizzata da periodi alternanti di depressione e di ipomania. Ci sono dei periodi di normalità in cui l'umore è stabile, che non durano però per più di due mesi.Il ciclotimico soffre l'alternarsi di periodi di iperattività, creatività e spirito di iniziativa, con periodi di apatia, lentezza di riflessi e difficoltà nella concentrazione.Nelle fasi di ipomania si intraprendono progetti anche grandiosi affrontati con entusiasmo per poi essere abbandonati appena sopraggiunge la fase depressiva. Tuttavia la ciclotomia non è mai così grave da compromettere la vita sociale e lavorativa dell'individuo.

giovedì 4 marzo 2010

La goccia che fa traboccare il vaso

La goccia che fa traboccare il vaso, direbbe Fantozzi, "è una boiata pazzesca". Che stilli da una persona, da un evento, da un'esperienza o da quant'altro è e rimane una boiata pazzesca. Quando l'ultima goccia cade nella bocca di un vaso pieno dal vaso traboccherà una quantità piccolissima di acqua, pari alla goccia, a quell'ultima in "goccia in più" caduta. Goccia che si assottiglierà lungo il tragitto verso terra lasciando una sottile striscia di umido e neanche arriverà a toccare il pavimento. Neanche arriverà alla base del vaso.

Il problema è che quando questo vaso trabocca, lo fa spesso copiosamente, vomitando grosse quantità di acqua che si versano a terra. Questo vuol dire che quella persona, quell'evento, quell'esperienza o quant'altro, ha versato nel vaso non una goccia, ma almeno un paio di litri di acqua.

Il problema è che non tutti siamo fatti dello stesso pavimento di piastrelle. Alcuni hanno la moquette e tutta quell'acqua lascia macchie d'umido e puzza, difficili da togliere, così difficili che probabilmente lasceranno un segno indelebile. Fortunato chi ha le piastrelle, basta uno straccio e poco tempo perchè tutto torni a posto.

La cosa più spiazzante è quando è una persona, la causa del traboccare. E' spiazzante perchè l'acqua scende, il vaso trabocca ma la persona continua a versare. Può versare per mille motivi: cattiveria, distrazione, incapacità, inesperienza o altro ma intanto versa e l'acqua cade bagnando, allagando e rovinando la moquette. Questo è spiazzante. Una persona ha, o almeno dovrebbe, avere capacità cognitive, dovrebbe rendersi conto, dovrebbe sapere fino a che punto può versare l'acqua. Dovrebbe conoscere quali sono i propri limiti, le proprie capacità e cercare di non versare così tanto, di fermarsi entro certi limiti di sicurezza.

La cosa che dispiace è quando queste persone poi scappano via. Fuggono senza neanche dare una mano a raccogliere un po d'acqua, senza provare ad asciugare con il phon quella macchia di umido sulla moquette. Scappano senza chiedere, neanche per mera formalità, se per caso possono essere utili in qualche modo, se possono far qualcosa per arginare almeno in parte un po di quel casino. Vanno via e girano la testa quando passano davanti al vaso, filano dritte come se nulla fosse mai accaduto. Omissione di soccorso ma la moquette con una macchia in più, puzza di muffa.

Certe volte poi, l'acqua è così tanta che si infiltra e fa danni al piano di sotto ed i danni al vicino di casa, scontato dirlo, li paghiamo noi. Da soli.

10 commenti:

  1. Hai descritto perfettamente come mi sento io di fronte a certe persone, persino della mia stessa famiglia... E di come sembrano non accorgersi dei danni che hanno lasciato dietro di sé a cui noi, in silenzio, dobbiamo porre rimedio da soli. E ciò è reso ancora più difficile dal fatto che eravamo già sufficientemente provati (visto che il vaso era già colmo ben prima dell'intervento dei nostri versatori d'acqua).

    Ho imparato ad alzare dei muri. Non li ho mai amati, ma in certi casi e di fronte a certe persone, è l'unico rimedio possibile. Fa male, ma per me è stato così...

    Un abbraccio.

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  2. Si, posso capire... forse perchè conosco l'acqua di cui parli e anche la mano che la versa. Ma per me il fatto che la persona che causa tutto ciò non intervenga manco in minima parte per porre rimedio al danno, mi porta a fare un solo pensiero: "ok, te l'ho permesso ora, ma non accadrà mai più, ancor di più perchè non vali una ceppa!". Un pò i muri di cui parla qui sopra Yuki, si...manco io li amo. Ma a volte sono indispensabili e ci aiutano a volerci un pò più bene. Smuack

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  3. Già, dopo un po però .. boh una mano ci vuole. Tra l'altro è sempre un aiutarsi da soli. Il tappezziere lo paghiamo noi! ... ma forse il tappezziere sa cosa fare! ;-) Brutta cosa in effetti, ricambio volentieri l'abbraccio!

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  4. Dipende da quanto sei buono Sarè, io penso che un minimo asciugherei, e poi le persone non sono tutte uguali.

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  5. Ci sono persone così. Che dico, ci sono? Sono tantissime, le persone così. Mancanza d'empatia, la chiamano. Talvolta lo fanno per cattiveria, talvolta per noncuranza, talvolta ancora convinte di far bene, ma la cosa importante è che non s'immedesimano minimamente in te, non gli passa manco per l'anticamera che tu possa avere una visione diversa, una prospettiva differente, una diversa sensibilità.
    C'è un solo modo di fare le cose: il loro.
    Io ne ho viste molto poche, di persone che ti aiutano a raccogliere l'acqua.E spesso lo fanno perché non pensano che la colpa dell'allagamento sia loro. O forse lo pensano, va' a sapere; ma cercano in ogni modo di scrollarsene di dosso la responsabilità...
    Ibadeth

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  6. Si ma .. insomma quando ti si fa richiesta esplicita che sarebbe meno degradante per il proprio orgoglio mettersi a braghe calate nella sulla piazza del paese .... boh!

    Cmq grazie per il commento .. sarà questa mancanza d'empatia ... però è una cosa fastidiosa! :D

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  7. ma non evapora l'acqua dalla moquette prima o poi?ioioioio:)

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  8. Visto che leggo questo pensiero su un sito che parla di ciclottimia, e dunque presumo che ci sia un collegamento,chiedo un chiarimento.

    Voglio pensare che il ciclotimico in questo caso è chi versa l'acqua, e non chi è vittima dell'alagamento, corretto?

    Questo testo è dunque la bastia di chi subisce un ciclotimico?

    Oppure: se fosse il ciclotimico la vittima dell'innaffiatore irresponsabile e impositivo qual'è il messaggio?

    Se leggessi questo testo in un qualsiais altro frangente, il concetto, che condivido, sarebbe chiarissimo, ma leggendolo qui non capisco a cosa riporti.

    Non sono polemico, ma sinceramente curioso: ho amato una donna instabile che mi ha reso la vita un inferno. L'ho lasciata per esasperazione, ormai consumato completamente. Ora, ha scoperto di essere ciclotimica... Vorrei dunque capirci un po' di più.

    Grazie.

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  9. Ciao!
    No, questo NON è un blog che tratta di ciclotimia. E' semplicemente un titolo che ho voluto dargli visto la NON costante voglia di aggiornarlo, e perchè spesso tratta di comportamenti. Il concetto quindi prendilo così, in astratto. E' semplicemente una riflessione! :-)

    A presto

    Giovanni

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