... E' una forma meno invalidante del disturbo bipolare ed è caratterizzata da periodi alternanti di depressione e di ipomania. Ci sono dei periodi di normalità in cui l'umore è stabile, che non durano però per più di due mesi.Il ciclotimico soffre l'alternarsi di periodi di iperattività, creatività e spirito di iniziativa, con periodi di apatia, lentezza di riflessi e difficoltà nella concentrazione.Nelle fasi di ipomania si intraprendono progetti anche grandiosi affrontati con entusiasmo per poi essere abbandonati appena sopraggiunge la fase depressiva. Tuttavia la ciclotomia non è mai così grave da compromettere la vita sociale e lavorativa dell'individuo.

mercoledì 13 febbraio 2013

Un fienile di lusso.

Ne ho già parlato nel blog? Si, no, è probabile, ma non importa. Lo farò ancora. Questa riflessione l'avevo già rivangata in passato. La prima volta con il mio barbuto analista, in uno dei nostri trimestrali incontri, dove lui si sforza di dire la sua ed io mi sforzo di smontare le sue tesi, poi mi era tornata in mente qualche settimana fa, in una lunga quanto piacevole conversazione telefonica con una ragazza, che per motivi di Privacy chiamerò Topazio. Topazio mi esponeva dei suoi (eh si devo dirlo) bislacchi ragionamenti, ed io (che per proteggere la mia privacy mi chiamerò d'ora in poi Gianluigi) cercavo di rassicurarla con dei semplici quanto banali ragionamenti logici, portandole anche svariati esempi secondo i quali lei poteva tranquillamente abbandonare i suoi timori e rasserenare il suo cervello inquieto. Credo di esserci in minima parte riuscito, perché ad un certo punto mi disse una cosa che mi fece veramente piacere. Più o meno mi disse che tutto sommato io non sono come appaio nella prima impressione che do. Non come l'impressione che lei aveva avuto di me quando facemmo conoscenza. Mi ha detto che aveva pensato che io fossi un tipo oltremodo (o piuttosto, non ricordo) strano ma che poi mi sono rivelato il contrario. Mi suggeriva dunque di mostrare prima questo lato, tanto da non lasciare spazio ai fraintendimenti. Vi siete già rotti le palle di leggere? Male, perché questo era solo un cappello.

Cara Topazio, quello che io, Gianluigi, quella sera non ti ho detto (alla Wind S.p.A. già festeggiavano il record di lunghezza di conversazione telefonica europeo) è che purtroppo noi (persone) siamo come degli edifici: la prima cosa che mostriamo, volenti o nolenti è la parete esterna. Immaginate un bel Hotel moderno, con i vetri a specchi, insegne colorate e luminose, porte automatiche scorrevoli. Immaginatelo magari posto accanto ad un fienile con le pareti piene di umidità, fenduto da crepe e con tombini affioranti proprio davanti all'ingresso. Un viaggiatore stanco, non ricco e facoltoso, ma neanche povero in canna, si infilerebbe con ogni probabilità nell'albergo meglio sistemato. Entra in questo albergo meglio sistemato e trova che all'interno, nascosto da una facciata decorosa, risulta invece essere sporco, malandato e con impiegati scortesi e maleducati. Il fienile, invece, non dico che avrebbe avuto Jacuzzi e frigobar con Champagne, ma mettete il caso che avesse stanze comode e pulite nelle quali riposare.

Come si fa ad invogliare questo viaggiatore stanco ad almeno entrare a dare un occhiata all'interno del malandato fienile? Non lo so, non sono nel settore alberghiero, ma se torniamo al discorso di partenza, paragonandomi al fienile (senza essere accusato di scarsa autostima o di megalomania interiore, solo per rispondere a Topazio), ebbene, per invogliare "la stanca viaggiatrice" a valutare l'interno del fienile, non potendo ricorrere alla magnificenza di una parete esteriore, bisogna sviluppare qualcosa di subliminale. Ironia, nel mio caso. Una specie di profumo di arrosto che esce dalle sgangherate finestre del fienile e che attiri come nei cartoni animati la stanca viaggiatrice a sbirciare dalle imposte quale sia la fonte del profumino all'interno del fienile.

Ecco perché, cara Topazio, non posso mettere subito in mostra il lato B del mio carattere. Non posso perché non ne avrei la possibilità, non ne avrei modo. Ora, io ho scritto in prima persona, ma non escludo che qualcuno di voi possa recepire e far proprio il messaggio.

Ah un'ultima cosa. A prescindere dal "Lato B", il mio "Lato A" è autentico. Sono scemo veramente.

venerdì 8 febbraio 2013

La sospensione dell'incredulità

Wikipedia ci ricorda che:" La sospensione dell'incredulità o sospensione del dubbio (suspension of disbelief) è un particolare carattere semiotico che consiste nella volontà, da parte del lettore o dello spettatore, di sospendere le proprie facoltà critiche allo scopo di ignorare le incongruenze secondarie e godere di un'opera di fantasia. La frase venne coniata da Samuel Taylor Coleridge in un suo scritto del 1817".

Insomma è grazie alla sospensione dell'incredulità se riusciamo a leggere un romanzo di fantascienza o a guardare un horror in tv. Come dei bambini "facciamo finta che..." si possa superare la velocità della luce, che i morti escano dalle tombe, che il morso di un ragno doni super poteri, eccetera.

Negli ultimi anni la mia "sospensione dell'incredulità" funziona in maniera piuttosto bislacca. Riesco a trovare perfettamente plausibile che Dracula dorma in una bara e che si alzi di notte per nutrirsi di sangue, perforando giugulari con i canini, piuttosto che la gente si conosca, si piaccia, si frequenti e di conseguenza si ami. Chiudo il libro, spengo la tv. 

sabato 2 febbraio 2013

Carte sismiche.

No. Non faccio previsioni sismiche, non sono geologo e non parlerò di terremoti. È solo che la "Carta Sismica" è la prima cosa che mi è venuta in mente quando ero alla ricerca di analogie. La vita di ogni persona, ho immaginato, è come una carta di rischio sismico. In base a calcoli statistici (e quindi storici) ad ogni zona del territorio è stato assegnato un certo "grado" di pericolosità, di probabilità che si sviluppi un terremoto. Questo non vuol dire che alcuni territori siano completamente salvi ed immuni, esempio più prossimo è quello della Pianura Padana qui in Italia. Quel territorio è considerato a basso rischio sismico, eppure un terremoto medio/forte ha colpito, provocando morte e danni. Se fossi così fuso di testa da voler provare l'esperienza del terremoto, tuttavia, di certo non passerei un mese in Emilia, preferendo piuttosto zone come l'interno Abruzzo (L'Aquila, Sulmona, Avezzano) o meglio ancora la California, il Giappone. È pacifico che in questi ultimi territori, avrei più probabilità di avvertire un terremoto, piuttosto che in Emilia Romagna, ad esempio. Insomma, proprio come in queste carte, solo che al posto delle zone ci sono le età. Ragionevolmente c'è un'età per ogni cosa, c'è un età in cui è possibile tre mesi di vacanza in estate, c'è un età per le canzoni in spiaggia con la chitarra, c'è un età per sognare ed una per la responsabilità. Ce n'è per avere acciacchi, per essere deboli o per essere forti come leoni. Come detto per il rischio sismico, questo non impedisce che qualcosa avvenga "fuori zona", è solo meno probabile, meno realizzabile. Tutto questo per dire che converrebbe tenere d'occhio queste particolarissime carte sismiche, consultarle per essere coscienti di quello che la nostra zona può offrirci con maggiore facilità, pur non escludendo nulla. Prudenza e speranza.