Come trasformare un triste giorno di pioggia in una occasione di arte creativa? Basta prendere l'ascensore con Vitovito, mio padre. Nei pochi secondi di viaggio dal piano terra al terzo, Vitovito è solito sollazzarsi in particolari disegni fallici sul pavimento dell'ascensore. Ride e disegna pucciando la punta del suo ombrello sui goccioloni più grossi a mo di calamaio. Il problema è che siamo in fascia protetta. La curiosità è che al secondo c'è uno studio dentistico specializzato in interventi su bambini. Ricordo che una mattina, dopo che mio padre aveva prodotto una delle sue opere (cambia l'angolazione, cambiano le dimensioni e le proporzioni, ma il soggetto è sempre quello), l'ascensore è ripartito subito appena ne siamo usciti al terzo. Dalle voci che si sentivano, dal chiasso che c'era prima di entrare in appartamento abbiamo dedotto che dei bambini e delle mamme, usciti dal dentista, stavano per entrare in ascensore, mettendo i piedi e probabilmente anche gli occhi su quel fallo d'acqua.
Quale buona occasione per quei genitori per dare una rinfrescata alla loro vecchia storia delle api, del polline e dei fiori!