E' più che scontato che si parli di terremoto in questo e magari in almeno uno dei prossimi post. Preferirei scriverne in maniera personale e soggettiva, non per egoismo, ma solo perchè sarebbe una banale ripetizione di frasi fatte, seppur sentite.
De L'Aquila ho qualche ricordo anche io ed ora mi viene da pensare a quei luoghi particolari che anche io ho avuto modo di conoscere in modo vago ed impreciso.
Da piccolo, veramente piccolo, vista la mia inettitudine a crescere (fisicamente) spesso fui ricoverato presso l'ospedale de L'Aquila. Quale e dove però, non ricordo. Ricordo solo un lungo viale pieno di sole dove giocavo sul marciapiede con una macchinina giocattolo. Credo si tratti di quella via che c'è all'ingresso della città, subito dopo un arco, una porta.
Ormai undici anni fa, rimasi per un mese nel capoluogo per assistere ai precorsi di ingegneria. Proprio in quell'occasione ho pensato di riconoscere quel viale che ricordavo in quella strada all'ingresso della città. In quel mese ho alloggiato presso l'istituto dei Salesiani in una stanza che affacciava su un piccolo cortile interno, verso la strada. Credo fosse la classica "Via Don Bosco". Come sta quel dormitorio?
In TV credo di aver rivisto l'esterno della mensa. E' li che c'è la casa dello studente?
Credo di ricordare l'Hotel Duca Degli Abruzzi. Se è quello che ricordo è poco distante da questa mensa su un lungo viale che incrocia Via Roma e appunto Via Don Bosco (?) dove c'era il dormitorio, fino ad arrivare alla "Piazza della Fontana Luminosa".
Di Via Roma, ricordo che è, o era, una strada ripida e stretta, soprattutto quella che io definivo "secondo tratto", tra case vecchie e, se la memoria non mi inganna, pavè.
Su Via Roma, salendo, sulla destra c'era una piccola pizzeria. Facevano un calzone fritto con il salame che faceva tanto bene al palato quanto male al colesterolo. Il nome, ed il nome del proprietario ce li ho sulla punta della lingua da ormai molti anni, ma non riesco proprio a ricordarmene. Ricordo solo che prima di servirtelo lui ti chiedeva: "Te lo shcaldu?" e si, scaldamelo per favore. Da quelle parti c'era invece la casa dove un mio amico, ora ingegnere, aveva preso casa in affitto con altri due amici. Loro si erano dati alla vita universitaria tra casini, vino, festicciole e urla con i vicini di casa. I racconti delle liti mi facevano sempre ridere. Ora chissà come sta quella casa, quella cucina. Chissà come sta quel signore che alle urla "Fijje de Puttà" lanciava nella finestra dei pericolosissimi chicchi d'uva.
Ricordo i "Quattro Cantoni" e come mi sembrasse ridicolo il nome. Ricodo Piazza Duomo, bella e grande. Ricordo la misera spesa da reparto salumeria che andavamo a fare la domenica al mercato ambulante. Proprio di fronte a Piazza Duomo, venendo dal corso, sulla sinistra c'era una discesa ripida. Giù, in fondo, c'era un Internet Pub: GLI INTERNAUTI. C'è ancora? Qui ho fatto le prime esperienze con questo mondo. Chi di voi ricorda MICROSOFT CHAT? Un client irc che permetteva, volendo, di chattare con degli inutili avatar, a fumetti. Una specie di storyboard. Poi ricordo IU BOSS, che se ho ben capito è ancora in piedi, interpretando i racconti di un improvvisato giornalista de "Mi Manda Rai Tre". Ricordo anche "IU PANINARU", un gentile signore che vendeva pane ed insaccati. Ma credo che sia andato in pensione subito dopo la mia dipartita da L'Aquila.
Ad ogni modo, se non siete stati mai a l'Aquila, vi rimarrà difficile capire. Il Centro Storico della città è davvero un dedalo enorme di case, strade strette, pendenze assurde. Per un aquilano una "Piccola Salita" corrispondeva ad una impervia scalata che farla di corsa, per raggiungere una tabaccheria, che non era poi così dietro l'angolo, faceva venire un bel fiatone.
Poi ricordo un ponte, alto, sopra un distributore di benzina ....
Chissà come stanno. Credo, logistica a parte, sia meglio non andare a verificare di persona. Certe volte è davvero meglio non sperimentare di persona.
Intanto un'ora fa, ancora una scossa. Piccola ma ancora una scossa.
... E' una forma meno invalidante del disturbo bipolare ed è caratterizzata da periodi alternanti di depressione e di ipomania. Ci sono dei periodi di normalità in cui l'umore è stabile, che non durano però per più di due mesi.Il ciclotimico soffre l'alternarsi di periodi di iperattività, creatività e spirito di iniziativa, con periodi di apatia, lentezza di riflessi e difficoltà nella concentrazione.Nelle fasi di ipomania si intraprendono progetti anche grandiosi affrontati con entusiasmo per poi essere abbandonati appena sopraggiunge la fase depressiva. Tuttavia la ciclotomia non è mai così grave da compromettere la vita sociale e lavorativa dell'individuo.
mi hai fatto venire in mente le immagini della città dei miei genitori, non molto distante dall'Aquila. Il borgo storico, un tempo, ai tempi in cui io ero piccola e giocavo con le bambole anzichè con la macchinina, era l'unico borgo della cittadina, in seguito è arrivata il cemento selvaggio. Le case erano formate da mattoni di tufo, una accanto all'altra. Le strade erano formate da lastre di pietra. Tutto in salita e tutto in discesa. Quando guardo le immagini dell'Aquila distrutta, di Onna e dei paesi distrutti non posso non pensare alla mia infanzia e al rumore allegro della vita.
RispondiEliminaGrazie
Conosco L'Aquila e le sue vie da cardiopalma. Anche la mia città, Perugia, non è male, ma L'Aquila la batte.
RispondiEliminaChissà come sta la Fontana delle 99 cannelle...
Mi piacciono i post malinconici. Mi ha attirato il titolo - io sono laureanda in psicologia e tendo alla depressione melancolica.
Un saluto cordiale
gatta susanna
Oh lo sono anche io! Tendo anche io alla depressione malinconica... ma in più soffro anche di crisi d'ansia! Anche in questi giorni mi aspetto che mi tremi il culo da un momento all'altro ... :) non è simpatico!
RispondiEliminaAh a quanto pare la fontana delle 99 cannelle sta piuttosto bene!
Grazie x le visite!!
Col terremoto non troppo lontano, mi sa che le crisi d'ansia aumentano... Mi dicono (mia madre) che è stato sentito anche qui. Dopo la sarabanda del 1997, francamente avevo sperato che si stesse stufando...
RispondiEliminagatta susanna