Non è vero che è tutto in mano a noi. Se avessi potuto scegliere la mia vita sarei bello quanto Brad Pitt, intelligente come Margherita Hack, facoltoso come Bill Gates. Purtroppo no.
Il Caso, il Fato ed il Destino quella sera erano stanchi. Stanchi ed incazzati. Avevano quel giorno nel loro elenco tanti asterischi. A loro l'asterisco proprio non andava giù. Quella cosa che sembrava uno scarafaggio disegnato da un bambino accanto al nome voleva dire: RACCOMANDATO. Dovevano agire sul nascituro con benevolenza. Pochi guai, fortuna, bellezza e felicità. Più asterischi c'erano accanto al nome, più generosi dovevano essere.
- Chi diavolo li mette questi asterischi? - chiedeva ogni tanto qualcuno di loro e subito si scambiavano occhiate diffidenti.
E' che spesso Caso,Fato e Destino per agire sulla vita di un'individuo dovevano servirsi della vita di un altro individuo. E così Destino aveva sterminato migliaia di ebrei tutti in un colpo servendosi di Adolf Hitler, rovinandogli di fatto la reputazione presente e postuma. Quando Hitler tornò in vita sotto il nome di Mario Rossi aveva accanto al suo nome cinque asterischi e Destino aveva mantenuto lo sguardo basso durante la discussione del caso specifico.
Il Karma dunque, se Karma lo si vuol chiamare, funziona al contrario di quanto ci abbiano sempre detto.
Quando toccò a questa ragazza i tre stronzi superarono loro stessi.
Le diedero intelligenza, bellezza, simpatia, socievolezza e un grosso senso civico. La resero capace di voler bene ma ancora di più glie ne fecero ricevere. Il suo nome però non aveva nessun'asterisco e loro,per quel giorno, erano stufi delle buone azioni. Troppe.
La ragazza viveva una vita invidiabile. Era consapevole della propria felicità. Tutto stava girando al meglio ed ogni giorno non poteva fare a meno di ringraziare il sole, anche quando questo era coperto da spesse nuvole grigie.
Le inviarono una brutta malattia.
Fu una bella botta, ma la ragazza resisteva, lottava. Faceva chilometri per una visita. Si documentava e quando non le rimaneva altro rischiò un operazione. Tutto andò nel migliore dei modi e la ragazza recuperava rapidamente, anche se le ferite le facevano male.
Per Caso, Fato e Destino fu uno smacco. Le tolsero allora l'amore ma la ragazza resisteva ancora. Talvolta piangeva ma sapeva rialzarsi ad ogni crisi. Piano, le ferite del corpo guarivano, insieme a quelle della mente.
La Ragazza piangeva sempre di meno, aveva anche un nuovo amore. Faceva ancora chilometri, ma questa volta per diletto, per vacanza. Aveva ripreso anche a studiare e gli esami universitari li superava senza alcuna difficoltà. Più di una volta aveva avuto anche la lode.
I Tre Stronzi erano in attesa aspettavano la giusta occasione per farla pagare alla sfrontata ragazza. Doveva eseguire un controllo medico, assicurarsi che tutto andava bene qualche mese dopo l'operazione. I tre Stronzi non accettavano ancora la sconfitta ed erano all'erta. Sulla radiografia comparì una macchia scura. Di nuovo. Tutto cominciava da capo. Visite, accertamenti, terapie ed una nuova inevitabile operazione. Di nuovo perse l'amore, abbandonò momentaneamente gli studi. Ebbe nuove ferite, ma più profonde questa volta.
Grande fu la rabbia dei Tre Stronzi quando il chirurgo informò i parenti che l'operazione era per la seconda volta perfettamente riuscita. Diventarono furiosi quando notarono che la ragazza si riprendeva, rifioriva e conosceva nuova gente trovando spunti per sorridere e per ridere. Più tardi trovò un nuovo amore.
I Tre Stronzi si erano impuntati. Al nuovo controllo programmato c'era qualcosa che non andava. La ragazza fece esaminare quelle radiografie. Era tutto nella norma. Non c'era da preoccuparsi. La ragazza era diventata molto più forte dei Tre Stronzi.
I Tre Stronzi si resero conto che per dare dolori a quella ragazza avevano tralasciato il loro lavoro e la gente sulla terra viveva vite piatte, prive di emozioni. Ripresero la loro attività e la loro vigilanza. Furono cazzi per molta, molta gente, ma quella ragazza non soffrì mai più.
... E' una forma meno invalidante del disturbo bipolare ed è caratterizzata da periodi alternanti di depressione e di ipomania. Ci sono dei periodi di normalità in cui l'umore è stabile, che non durano però per più di due mesi.Il ciclotimico soffre l'alternarsi di periodi di iperattività, creatività e spirito di iniziativa, con periodi di apatia, lentezza di riflessi e difficoltà nella concentrazione.Nelle fasi di ipomania si intraprendono progetti anche grandiosi affrontati con entusiasmo per poi essere abbandonati appena sopraggiunge la fase depressiva. Tuttavia la ciclotomia non è mai così grave da compromettere la vita sociale e lavorativa dell'individuo.
martedì 26 febbraio 2008
venerdì 15 febbraio 2008
Valentino è Santo, noi siamo martiri
Tutto gira intorno alla sessualità. Fermi. Per sessualità non intendo quella della Rocco Siffredi Production, non per la gran parte, almeno. Per sessualità intendo proprio tutto ciò che ci lega, che ci rapporta al sesso opposto. La gente "normale" coltiva la sessualità nei semplici gesti quotidiani: si lava i denti per un sorriso sempre impeccabile, si rade, si trucca, si improfuma, si lava eccetera eccetera. Poi ci sono gli sfigati di secondo grado. Quelli che frequentano palestre per incontrare nuova gente, quelli che scrivono storie e romanzi per trovare moglie (o marito), quelli che scrivono (eh si, come me) un blog, quelli che frequentano Chat, Forum e quant'altro. Gli sfigati di primo grado invece sono quelli che, non trovando giovamento in quanto indicato prima ( o non essendo abbastanza capaci e svegli per stargli dietro ), allora comprano una camicia orrenda, lasciano sbottonati i primi bottoni in modo da tenere in mostra il petto villoso (il petto MONTUOSO, in caso di donna) e si buttano in discoteca atteggiandosi a divi, soubrette e strafighi pieni di boria e stracarichi di (falsa) autostima. Ci sarebbero anche gli sfigati SUPREMI, ossia quelli che si fanno vedere in giro con automobili di lusso. Ancor più supremi (supremi con la lode) quelli che ne acquistano senza avere un reddito sufficiente, riducendosi a pane ed acqua per anni.
Quello che voglio dire è che E' TUTTO INUTILE. Se avete un po di cervello da capirlo allora siete già mezzi salvi. Purtroppo è tutto inutile! Se negli anni passati non è servito, è inutile che vi iscriviate ANCHE al corso di botanica. Se nessuno vi ha incontrati per una seconda volta E' INUTILE che continuiate a fare i simpaticoni sulle chat!
E' inutile anche dimostrare che infondo avete un cervello. Quello non basta.
E' inutile essere ironici e pungenti. Non basta.
E' inutile essere accondiscendenti, presenti, utili, risolutori, attivi, dinamici, aperti a nuove esperienze. Non basta.
Alla fine della giornata andate al letto e tirate le somme della giornata. ZERO. Anzi forse anche negativo se andate a calcolare le forze spese per l'INDISPENSABILE lavoro e per la superflua (in quanto infruttuosa) "Ricerca della Felicità".
Non sono gli altri che "non vi capiscono". Siete proprio VOI che non andate.
Oddio, io spero che chi si trovi a leggere abbia sperimentato almeno un paio di volte la felcità. Che chi sta leggendo possa dire che effettivamente un periodo sia stato abbastanza lungo e felice da essere ritenuto POSITIVO.
Mettiamo che io compri un'auto, anche un'utilitaria va bene. Ho questa nuova macchinina che pago a rate. Se dopo 10 anni la schianto, rompo il motore che non vale la pena ripararla, OK. Tutto bene. Me la sono goduta. 10 anni è tanto. E' andata come un orologio svizzero per 10 anni ed ora è morta. Non è stata una cattiva esperienza, no? Anche se dipiace per la dipartita.
Mettiamo invece che io con questa utilitaria mi ci schianti un paio di settiamane (ma anche di meno) dopo che l'ho comprata. Posso forse affermare VERAMENTE di aver avuto un'auto nuova? In così poco tempo non ci aveva scagazzato sopra neanche un piccione ed ora è DISTRUTTA in un incidente. Me la sono goduta? No! Mi rodono le chiappe? Si!
Ed ecco che anche quando pensiamo che finalmente qualcosa abbia funzionato in tutte le nostre extravaganze pro sessualità, siamo martirizzati da un evento traumatico che ci fa capire che quella NON ERA FELICITA' bensì un altro maldestro e mal riuscito TENTATIVO per raggiungerla. Come andare in palestra, come andare al corso di botanica, come frequentare un circolo privato.
Però in quel particolare caso, ci sentiamo frustrati e defraudati. Umiliati, stizziti .. e nonostante questa perdita .. LE RATE!
Era una macchina comprata A RATE e le rate dobbiamo pagarle... continuiamo a pagarle mentre magari continuiamo a cercare altrove questa nostra felicità.
Quello che voglio dire è che E' TUTTO INUTILE. Se avete un po di cervello da capirlo allora siete già mezzi salvi. Purtroppo è tutto inutile! Se negli anni passati non è servito, è inutile che vi iscriviate ANCHE al corso di botanica. Se nessuno vi ha incontrati per una seconda volta E' INUTILE che continuiate a fare i simpaticoni sulle chat!
E' inutile anche dimostrare che infondo avete un cervello. Quello non basta.
E' inutile essere ironici e pungenti. Non basta.
E' inutile essere accondiscendenti, presenti, utili, risolutori, attivi, dinamici, aperti a nuove esperienze. Non basta.
Alla fine della giornata andate al letto e tirate le somme della giornata. ZERO. Anzi forse anche negativo se andate a calcolare le forze spese per l'INDISPENSABILE lavoro e per la superflua (in quanto infruttuosa) "Ricerca della Felicità".
Non sono gli altri che "non vi capiscono". Siete proprio VOI che non andate.
Oddio, io spero che chi si trovi a leggere abbia sperimentato almeno un paio di volte la felcità. Che chi sta leggendo possa dire che effettivamente un periodo sia stato abbastanza lungo e felice da essere ritenuto POSITIVO.
Mettiamo che io compri un'auto, anche un'utilitaria va bene. Ho questa nuova macchinina che pago a rate. Se dopo 10 anni la schianto, rompo il motore che non vale la pena ripararla, OK. Tutto bene. Me la sono goduta. 10 anni è tanto. E' andata come un orologio svizzero per 10 anni ed ora è morta. Non è stata una cattiva esperienza, no? Anche se dipiace per la dipartita.
Mettiamo invece che io con questa utilitaria mi ci schianti un paio di settiamane (ma anche di meno) dopo che l'ho comprata. Posso forse affermare VERAMENTE di aver avuto un'auto nuova? In così poco tempo non ci aveva scagazzato sopra neanche un piccione ed ora è DISTRUTTA in un incidente. Me la sono goduta? No! Mi rodono le chiappe? Si!
Ed ecco che anche quando pensiamo che finalmente qualcosa abbia funzionato in tutte le nostre extravaganze pro sessualità, siamo martirizzati da un evento traumatico che ci fa capire che quella NON ERA FELICITA' bensì un altro maldestro e mal riuscito TENTATIVO per raggiungerla. Come andare in palestra, come andare al corso di botanica, come frequentare un circolo privato.
Però in quel particolare caso, ci sentiamo frustrati e defraudati. Umiliati, stizziti .. e nonostante questa perdita .. LE RATE!
Era una macchina comprata A RATE e le rate dobbiamo pagarle... continuiamo a pagarle mentre magari continuiamo a cercare altrove questa nostra felicità.
martedì 12 febbraio 2008
Estetica Dantesca
"La tua nascita è un errore a cui cercherai di riparare per tutta la vita". Questo diceva Buster "Rent" Kasey nella sua biografia postuma. Non aveva tutti i torti. La gente che può davvero godersi la vita è veramente poca. Noi veniamo al mondo per una scelta che senza dubbio non è nostra tuttavia poi tocca a noi gestire la vita. Intrecci di DNA che possono renderti attraente quanto Brad Pitt o quanto Mr. Bean, come la Paltrow o come Ughina Fantozzi. Il DNA può renderti idiota quanto "Mr. Lui" o brillante quanto Antonino Zichichi, ma questo noi non possiamo deciderlo. Altrimenti saremmo tutti laureati in astrofisica e belli quanto Big Jim o con la testa di Margherita Hack ed il fascino di Monica Bellucci. E invece ci troviamo a combattere con il nasone regalo di mamma e le sopracciglia folte di papà. Quei nei che saltando tre generazioni sono cascati proprio su di noi ed il petto carenato che nessuno dei nostri avi aveva mai avuto.
Dicevo che la gente che può veramente godersi la vita è poca.
Alla base c'è il settore delle Chimere. Primo Girone. Gente decisamente antiestetica ma con un cervello sveglio ed una smisurata bontà d'animo che vivrà nel dolore della consapevolezza della propria bruttezza. Un girone più in alto. Gente bellissima con una intrinseca idiozia. Questa chimera tuttavia vivrà la sua pseudo-felicità con una simile bestia.
Poi c'è il settore dei normali. Quelli che sperimentano dolori e gioie, quelli che hanno conosciuto il piacere della vittoria tanto da avere la forza di rialzarsi nella sconfitta. Questi normali sanno che "Godot Esiste" (come direbbe la mia amica Alessia) perchè una volta l'hanno incontrato, o ne hanno incontrato un parente prossimo e quindi continuano ad attendere.
Più in alto, il settore dei privilegiati è diviso in due. Sulla cima troviamo gli esseri perfetti. Troviamo Montagne verso le quali uno sciame di Maometto corrono. Maometti del lavoro, Maometti dell'amore, Maometti dell'intelligenza. Loro sono fermi e tutti questi Maometto si spostano su di loro ma con calma, con ordine. Queste perfetti Esseri Montagna hanno tutto il tempo di spostarsi di evitare i Maometti meno interessanti, sapendo riconoscere quelli che invece fanno al caso loro. Vivono una vita felice ed in discesa.
Un gradino più in basso ci sono gli esseri QUASI perfetti. Anche verso di questi corrono molti Maometto, ma questi QUASI perfetti si sentono addosso il peso della propria fortuna. Non si sentono degni di essere bravi, belli, privilegiati e fortunati in maniera così esagerata che la loro umiltà viene travisata. Su di loro si addensano le maggiori invidie perchè agli occhi dei più sfortunati abitanti dei gironi inferiori, loro sono degli SPRECONI.
Le chimere più basse sono affamate e senza cibo mentre questi esseri QUASI perfetti hanno cibo ma non lo mangiano perchè hanno paura di fare indigestione. Piuttosto che rischiare di mangiare una fetta di pane in più rimangono con la fame. E la fame è la stessa delle chimere più basse. Intanto il pane invecchia e si indurisce. Quel pane croccante e caldo che sarebbe stato un sogno per le Basse Chimere sarebbe comunque ben accetto anche secco e duro ma purtroppo l'inventore di questa bolgia dantesca non ha previsto la cessione della proprietà. Ogni tanto quando gli abitanti dei gironi alti mangiano il loro pane, lasciano cadere qualche briciola che finisce tutta nel settore più infimo. Qui però una moltitudine di Basse Chimere si fionda su queste briciole. Le Basse Chimere sono così tante e le briciole così poche che alla fine si può dire che la situazione non è cambiata. Ai piani alti si mangia, a quelli bassi si muore di fame, e si dipende.
Dicevo che la gente che può veramente godersi la vita è poca.
Alla base c'è il settore delle Chimere. Primo Girone. Gente decisamente antiestetica ma con un cervello sveglio ed una smisurata bontà d'animo che vivrà nel dolore della consapevolezza della propria bruttezza. Un girone più in alto. Gente bellissima con una intrinseca idiozia. Questa chimera tuttavia vivrà la sua pseudo-felicità con una simile bestia.
Poi c'è il settore dei normali. Quelli che sperimentano dolori e gioie, quelli che hanno conosciuto il piacere della vittoria tanto da avere la forza di rialzarsi nella sconfitta. Questi normali sanno che "Godot Esiste" (come direbbe la mia amica Alessia) perchè una volta l'hanno incontrato, o ne hanno incontrato un parente prossimo e quindi continuano ad attendere.
Più in alto, il settore dei privilegiati è diviso in due. Sulla cima troviamo gli esseri perfetti. Troviamo Montagne verso le quali uno sciame di Maometto corrono. Maometti del lavoro, Maometti dell'amore, Maometti dell'intelligenza. Loro sono fermi e tutti questi Maometto si spostano su di loro ma con calma, con ordine. Queste perfetti Esseri Montagna hanno tutto il tempo di spostarsi di evitare i Maometti meno interessanti, sapendo riconoscere quelli che invece fanno al caso loro. Vivono una vita felice ed in discesa.
Un gradino più in basso ci sono gli esseri QUASI perfetti. Anche verso di questi corrono molti Maometto, ma questi QUASI perfetti si sentono addosso il peso della propria fortuna. Non si sentono degni di essere bravi, belli, privilegiati e fortunati in maniera così esagerata che la loro umiltà viene travisata. Su di loro si addensano le maggiori invidie perchè agli occhi dei più sfortunati abitanti dei gironi inferiori, loro sono degli SPRECONI.
Le chimere più basse sono affamate e senza cibo mentre questi esseri QUASI perfetti hanno cibo ma non lo mangiano perchè hanno paura di fare indigestione. Piuttosto che rischiare di mangiare una fetta di pane in più rimangono con la fame. E la fame è la stessa delle chimere più basse. Intanto il pane invecchia e si indurisce. Quel pane croccante e caldo che sarebbe stato un sogno per le Basse Chimere sarebbe comunque ben accetto anche secco e duro ma purtroppo l'inventore di questa bolgia dantesca non ha previsto la cessione della proprietà. Ogni tanto quando gli abitanti dei gironi alti mangiano il loro pane, lasciano cadere qualche briciola che finisce tutta nel settore più infimo. Qui però una moltitudine di Basse Chimere si fionda su queste briciole. Le Basse Chimere sono così tante e le briciole così poche che alla fine si può dire che la situazione non è cambiata. Ai piani alti si mangia, a quelli bassi si muore di fame, e si dipende.
mercoledì 6 febbraio 2008
Profetici Pentagrammi -I Parte-
So little time
Try to understand that I'm
Trying to make a move just to stay in the game
I try to stay awake and remember my name
But everybody's changing
And I don't feel the same (KEANE - Everybody's Changing, Hopes And Fears 2004)
Per un attimo,
cerca di capire che sto provando
a darmi una mossa, a restare in gioco
sto provando a rimanere lucido e con i piedi per terra
ma TUTTI stanno cambiando
.. e sento che io rimango uguale
Non è la traduzione letterale ma è quella logica. Ossia ho scritto in italiano la cosa più prossima a quello che voleva comunicarci il terzetto anglosassone.
Ogni giorno viviamo la nostra vita e ci facciamo il nostro culo. All'inizio è tutto più romantico. Passiamo le giornate andando a scuola e facendo praticamente un cazzo tutto il giorno. La nostra preoccupazione è che arrivi sera ed uscire sul corso per vedere quel ragazzo o quella ragazza che a noi piace tanto. Certo poi ci sono i compiti in classe. Una gran rottura.
Poi cresciamo ed i guai diventano sempre più seri. Il "Compito in Classe" dava cento volte meno diarrea del più cesso tra gli esami universitari. Sballare un'ordine di ventimila euro di merce fa molta più paura che sballare una equazione di secondo grado. E così le nostre SPERANZE e le nostre PAURE (Hopes and Fears) diventano più concrete. E poi, passati i 18 anni il tempo inizia a correre. C'è una nuova variabile che si unisce al gioco: IL TEMPO.
Il tempo passa inevitabile e non possiamo far altro che contare gli anni. Anni durante i quali vediamo i nostri amici ricevere felicità. Li vediamo cambiare, partire, iniziare, stravolgere la loro vita, fidanzarsi, sposarsi. Li vediamo avere dei figli, sistemarsi e noi siamo invece sempre noi. Noi fermi a soffrire ogni giorno, noi fermi come eravamo dieci anni fa. Noi da soli. Magari abbiamo visto anche i nostri amici soffrire qualche volta, ma a noi che abbiamo sofferto di più, il loro gioco sembra proprio essere valso la candela. E' che tutto accade sempre agli altri e MAI a noi. Ci impegnamo, sudiamo, ce la mettiamo tutta ma per noi rimane sempre tutto come ieri. Si avverano sempre i sogni degli altri mai i nostri.
Alla fine è così stressante, così frustrante che se pure si dovesse avverare IL NOSTRO sogno ci chiediamo se questo che si sta avverando sia DAVVERO il nostro "sogno" .. oppure se si tratti solo di un semplice surrogato, una scialba acquetta che per la nostra mente FA COMODO recepire come "il nostro sogno".
Try to understand that I'm
Trying to make a move just to stay in the game
I try to stay awake and remember my name
But everybody's changing
And I don't feel the same (KEANE - Everybody's Changing, Hopes And Fears 2004)
Per un attimo,
cerca di capire che sto provando
a darmi una mossa, a restare in gioco
sto provando a rimanere lucido e con i piedi per terra
ma TUTTI stanno cambiando
.. e sento che io rimango uguale
Non è la traduzione letterale ma è quella logica. Ossia ho scritto in italiano la cosa più prossima a quello che voleva comunicarci il terzetto anglosassone.
Ogni giorno viviamo la nostra vita e ci facciamo il nostro culo. All'inizio è tutto più romantico. Passiamo le giornate andando a scuola e facendo praticamente un cazzo tutto il giorno. La nostra preoccupazione è che arrivi sera ed uscire sul corso per vedere quel ragazzo o quella ragazza che a noi piace tanto. Certo poi ci sono i compiti in classe. Una gran rottura.
Poi cresciamo ed i guai diventano sempre più seri. Il "Compito in Classe" dava cento volte meno diarrea del più cesso tra gli esami universitari. Sballare un'ordine di ventimila euro di merce fa molta più paura che sballare una equazione di secondo grado. E così le nostre SPERANZE e le nostre PAURE (Hopes and Fears) diventano più concrete. E poi, passati i 18 anni il tempo inizia a correre. C'è una nuova variabile che si unisce al gioco: IL TEMPO.
Il tempo passa inevitabile e non possiamo far altro che contare gli anni. Anni durante i quali vediamo i nostri amici ricevere felicità. Li vediamo cambiare, partire, iniziare, stravolgere la loro vita, fidanzarsi, sposarsi. Li vediamo avere dei figli, sistemarsi e noi siamo invece sempre noi. Noi fermi a soffrire ogni giorno, noi fermi come eravamo dieci anni fa. Noi da soli. Magari abbiamo visto anche i nostri amici soffrire qualche volta, ma a noi che abbiamo sofferto di più, il loro gioco sembra proprio essere valso la candela. E' che tutto accade sempre agli altri e MAI a noi. Ci impegnamo, sudiamo, ce la mettiamo tutta ma per noi rimane sempre tutto come ieri. Si avverano sempre i sogni degli altri mai i nostri.
Alla fine è così stressante, così frustrante che se pure si dovesse avverare IL NOSTRO sogno ci chiediamo se questo che si sta avverando sia DAVVERO il nostro "sogno" .. oppure se si tratti solo di un semplice surrogato, una scialba acquetta che per la nostra mente FA COMODO recepire come "il nostro sogno".
venerdì 1 febbraio 2008
Chiuso per (insonne) Malattia
Sono stato costretto, e forse lo sarò ancora, al letto per una fastidiosissima influenza. Per questo l'aggiornamento di queste pagine s'è fermato. In questi giorni avevo fastidio di tutto: della luce, del buio, del caldo, del freddo. Avevo dolore a stare sdraiato e instabilità a stare alzato. La Tv mi dava fastidio ed il silenzio mi annoiava. Del pc invece mi dava fastidio soltanto il rumore della ventola. Ieri notte, con la febbre in ulteriore aumento notavo come anche nel buio più totale, fosse possibile osservare dei "flash" di luce biaca nel campo periferico della visuale. Ieri notte, con la febbre in ulteriore aumento ho captato le voci.
Erano voci deboli ma perfettamente distinguibili. Cioè, non capivo cosa dicevano sia perchè erano confuse, sia perchè parlavano di argomenti ed in lingue a me sconosciuti. Ho capito solo che erano le voci di scienziati morti e vissute in epoche differenti. Questi luminari di notte si scambiano informazioni, si raccontano le scoperte effettuate ed ogni notte continuano ad arrivare sempre agli stessi risultati. Ogni notte rivivono il proprio trionfo e lanciano esclamazioni di giubilo. Riformulano le proprie teorie e per fissarle a memoria le ripetono ad alta voce. Così ogni notte è tempestata dalle loro voci. Trasmissioni ad onde corte ectoplasmatiche che solo chi è sveglio ed in un particolare stato alterato della veglia è in grado di recepire. All'inizio sono solo alcuni sussurri, poi un brusio ed alla fine un ipnotico chiacchiericcio.
Ho provato ad essere testimone della scoperta della lampadina ad incandescenza. Ho provato a gioire con il signor Meucci per il suo telefono facendo doppiogioco con Alexader Bell per il telefono. Non ho capito niente. Lunghi treni di dati, sigle incomprensibili, tecnicismi. Ho finito con l'addormentarmi.
Erano voci deboli ma perfettamente distinguibili. Cioè, non capivo cosa dicevano sia perchè erano confuse, sia perchè parlavano di argomenti ed in lingue a me sconosciuti. Ho capito solo che erano le voci di scienziati morti e vissute in epoche differenti. Questi luminari di notte si scambiano informazioni, si raccontano le scoperte effettuate ed ogni notte continuano ad arrivare sempre agli stessi risultati. Ogni notte rivivono il proprio trionfo e lanciano esclamazioni di giubilo. Riformulano le proprie teorie e per fissarle a memoria le ripetono ad alta voce. Così ogni notte è tempestata dalle loro voci. Trasmissioni ad onde corte ectoplasmatiche che solo chi è sveglio ed in un particolare stato alterato della veglia è in grado di recepire. All'inizio sono solo alcuni sussurri, poi un brusio ed alla fine un ipnotico chiacchiericcio.
Ho provato ad essere testimone della scoperta della lampadina ad incandescenza. Ho provato a gioire con il signor Meucci per il suo telefono facendo doppiogioco con Alexader Bell per il telefono. Non ho capito niente. Lunghi treni di dati, sigle incomprensibili, tecnicismi. Ho finito con l'addormentarmi.
Iscriviti a:
Post (Atom)