... E' una forma meno invalidante del disturbo bipolare ed è caratterizzata da periodi alternanti di depressione e di ipomania. Ci sono dei periodi di normalità in cui l'umore è stabile, che non durano però per più di due mesi.Il ciclotimico soffre l'alternarsi di periodi di iperattività, creatività e spirito di iniziativa, con periodi di apatia, lentezza di riflessi e difficoltà nella concentrazione.Nelle fasi di ipomania si intraprendono progetti anche grandiosi affrontati con entusiasmo per poi essere abbandonati appena sopraggiunge la fase depressiva. Tuttavia la ciclotomia non è mai così grave da compromettere la vita sociale e lavorativa dell'individuo.

venerdì 10 ottobre 2008

Una LUNGA storia di un terapeuta frustrato, triste ed improvvisato

Non ricordo come cominciò di preciso tanti e tanti anni fa. Forse è iniziata come succede a tutti quelli che vogliono ingraziarsi la bella di turno, che poi ovviamente ringrazia e se ne va.
Forse ho iniziato con l'ascoltare la gente ed offrendo aiuto psicomateriale sperando di essere a mia volta aiutato in caso di necessità. Fattostà che ad oggi sono il massimo consulente, tra i miei amici, per quanto riguarda i conflitti di psicologia, dubbi, paure e ansie. Ho una specializzazione nei rapporti di coppia, ma va bene tutto. Non credo tuttavia di potervi offrire consulenza finanziaria, soprattutto in questo brutto periodo! Racconto questo fatto perchè è espone meglio ciò che voglio comunicarvi. Anzi, ora vi racconto anche i particolari irrilevanti, ho intenzione di tediarvi.

Anni fa, una mia amica incontrata per caso sul corso principale della mia cittadina, mi presenta "sua cugina". Sua cugina di Teramo. Alcuni mesi dopo, ero allo stadio a guardarmi Pescara - Chieti (scialbo pareggio), tribuna Adriatica, eh si, per il Pescara. Mi arriva uno strano SMS, di quelli che ogni tanto arrivano da numeri "nuovi", non in rubrica, che poi appartengono solitamente a uomini allupati. Verso sera, un nuovo SMS dalla stessa persona svela l'arcano. Era lei la Cugina della mia amica. Gli ero rimasto simpatico ed aveva chiesto il cellulare.

Insomma, dopo mesi e mesi di telefonate ci si incontra. Si va a Teramo ad incontrare La Cugina. La mia amica, il suo ragazzo ed io. Nonappena la guardo (si, era la seconda volta che la incontravo, ma non la ricordavo affatto) ho pensato: - Cazzo! Non è il mio tipo. Non fa per me -
Poi, conoscendola ho notato che aveva una specie di carisma, mi piaccque abbastanza da volerla rivedere. Credevo di avere il coltello dalla parte del manico. Eppure dopo, onestamente non ricordo come e perchè, ho capito che l'incontro non sarebbe potuto evolversi, ma non per mia scelta.

Del resto di questa storia ricordo solo che: Divenne l'ennesima delusione, la presi come la n+1 sconfitta. Ricordo che le telefonate con questa Cugina continuavano ma si parlava d'altro.
Prima erano stupidi dialoghi sul cosa hai fatto oggi, che ne pensi di, che hai fatto quando, oggi ho le palle girate per.... e poi sono diventate un monologo. Lei mi telefonava o si faceva chiamare (ecco perchè ho attivato la promo wind) e mi raccontava di lei con quel tipo che aveva conosciuto. Il siculo. No, non ero geloso affatto. Non del siculo. Mi deprimeva però il fatto generale che a tutti giungesse qualcosa mentre a me non giungeva mai nulla. Se non ricordo male, in quel periodo stavo anche annusando l'odore di un nuovo "No grazie".

Va bene l'amicizia. Va bene essere di buon cuore, ma quando hai le chiappe arrossate la cute è più sensibile. Ascoltare delle gioie altrui evidenzia il proprio dolore.

Non mancavano neanche i momenti brutti. E cosi questa Cugina mi raccontava anche di problemi che erano stronzate epocali, in confronto a quelle difficoltà che ritenevo di avere personalmente. Mi sembravano giochi di bambini, ripicche infantili. Sembravano si impuntassero solo per avere un motivo di stare separati. Eppure da ciò che sentivo entrambi volevano stare insieme. E allora? Perchè non fare un gesto, anche andando contro il proprio orgoglio, ma che poi permetta di stare dieci volte meglio? Boh, proprio non lo capivo.

Telefonata dopo telefonata, giorno dopo giorno accade che mi sono stancato. Ok, lei non era la sola alla quale fornivo i miei servigi di consulente, ma è stata lei la sola a pagarne le spese.

Non l'ho chiamata più, ho tenuto il telefono spento. Mi sono negato. Ero troppo stressato. Volevo avere anche IO qualche problema ogni tanto. Meglio della piattezza di uno zero assoluto, pensavo allora. Cugina mi cercava ma io non rispondevo ai suoi squilli, che erano segnali. Non rispondevo neanche ai suoi messaggi nei quali mi chiedeva se fossi morto. Poi, una volta per rimorso di coscienza, le risposi. Le scrissi che era un momento decisamente NO e che mi sarei rifatto vivo. Non l'ho mai fatto. Lei continuava a cercarmi ed io non davo risposte.

Poi m'è capitata una cosa che proprio non m'aspettavo. Una situazione positiva spuntata dal nulla e finalmente ero contento. Non ce l'avevo più con il mondo. Avrei sopportato che tutte le protagoniste delle mie precedenti delusioni si accoppiassero promisquamente a uomini, donne ed animali di ogni razza ed età. Figuriamoci quindi se non avrei sopportato, anzi gradito una telefonata alla buona, vecchia e cara Cugina, per poterle comunicare finalmente qualcosa di buono anche io. Poi ho pensato che era meglio di no. Che forse avrei fatto bene ad aspettare. Non si sa mai, meglio esserne sicuri. Come diceva Trapattoni: "Non dire gatto se non ce l'hai nel sacco". Poi mi sarebbe toccato essere consolato a forza. Quindi ho lasciato perdere e non l'ho chiamata.

Ho fatto bene.

Tutto questo per dire che forse, davvero il sesto senso esiste. Forse è per questo che tutti e tutte vogliono un mio parere. Potrei metterci su un Business ma non credo che mi aiuterebbe a risolvere il mio problema primario.

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