... E' una forma meno invalidante del disturbo bipolare ed è caratterizzata da periodi alternanti di depressione e di ipomania. Ci sono dei periodi di normalità in cui l'umore è stabile, che non durano però per più di due mesi.Il ciclotimico soffre l'alternarsi di periodi di iperattività, creatività e spirito di iniziativa, con periodi di apatia, lentezza di riflessi e difficoltà nella concentrazione.Nelle fasi di ipomania si intraprendono progetti anche grandiosi affrontati con entusiasmo per poi essere abbandonati appena sopraggiunge la fase depressiva. Tuttavia la ciclotomia non è mai così grave da compromettere la vita sociale e lavorativa dell'individuo.

lunedì 3 agosto 2009

Progeria


Come dice Wiki la Progeria è una malattia molto rara che colpisce un bambino su 8milioni e ne causa un invecchiamento precoce. Vecchietti che ragionano come bambini, senza l'aiuto di malattie quali Alzheimer o demenza senile. Vecchietti di otto, nove o dieci anni che vanno incontro a complicanze cardiache ed altre malattie tipiche di un individuo anziano che li portano ad inevitabile morte che arriva entro il ventesimo anno di età. L'unico fattore sviluppa regolarmente, quindi è la mente che rimane l'unico indice che misura l'età effettiva del bambino. Tuttavia deve esistere anche una sorta di progeria psicologica. A tren'tanni mi sento già prossimo alla fossa, senza aspettative e senza voglia di far più nulla perchè tutto è inutile e solo fine all'azione stessa. Troppo tardi per qualsiasi cosa e proprio come nelle persone anziane, più passa il tempo e le cose più che migliorare o assestarsi come dovrebbe in teoria essere a quest'epoca della vita di un individuo, peggiorano. Se parlate con un nonno di quartiere è probabile che tiri fuori il discorso del suo grande amico che non c'è più, essendo asceso alla destra del Padre. Può darsi che vi narrerà delle gesta che compiva alla vostra età, e di come ora passi le serate a guardare la tv. Facile che il nonno di quartiere sia preda di malinconie e così cercherete di consolarlo. Gli consiglierete di andare al Bar dei Pensionati, di fare una partita a tressette (che spesso è col morto, data l'età degli abituali partecipanti) di frequentare l'università della Terza Età, di iscriversi ad una patetica scuola di patetici balli di gruppo. Gli dite che non sarà come ai bei vecchi tempi, ma che almeno potrà fare nuove conoscenze, nuove amicizie e chissà perchè anche nuovi amori. Lui sorride, squote la testa e risponde che no. Ormai lui ha ottant'anni ed è vedovo da quando ne aveva sessanta. A sessant'anni aveva ancora qualche anno davanti dice ma ora? E poi lui, è anziano, non scemo. Piano piano vedeva tutti gli amici sparire chi per un infarto, chi perchè s'era rincoglionito, altri s'erano presi brutte malattie, come la moglie, morta di cancro molto giovane. Era rimasto solo e tutte quelle cose che gli hai elencato, lui se l'è fatte. Bar, danze, anche una palestra che offriva corsi di ginnastica posturale, cose da vecchi, certo, ma lui c'aveva messo tanta buona volontà. Ora dice, ad ottant'anni è stanco e sfiduciato. Aspetta solo la morte.

Quando questo ragionamento arriva prima dell'età senile allora mi viene in mente la progeria. Progeria psicologica. Prendo spesso per scherzo in giro una mia amica che è solita paragonare persone ad esili alberi ma con forti radici. Credo voglia intendere che una persona può piegarsi al vento, resistere agli urti di ubriaconi che ti si schiantano addosso in macchina, agli innamorati che tra tanti alberi proprio su di te vengono ad incidere le iniziali dei loro nomi per poi racchiuderle in un cuore, ma tu resisti, non muori perchè hai le radici forti. Puoi anche resistere a lunghi periodi di siccità ma un po deve piovere. Un giorno ogni 365 ma un po deve, altrimenti anche le radici forti non bastano e prima di seccarti del tutto sopraggiunge la progeria psicologica.

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