... E' una forma meno invalidante del disturbo bipolare ed è caratterizzata da periodi alternanti di depressione e di ipomania. Ci sono dei periodi di normalità in cui l'umore è stabile, che non durano però per più di due mesi.Il ciclotimico soffre l'alternarsi di periodi di iperattività, creatività e spirito di iniziativa, con periodi di apatia, lentezza di riflessi e difficoltà nella concentrazione.Nelle fasi di ipomania si intraprendono progetti anche grandiosi affrontati con entusiasmo per poi essere abbandonati appena sopraggiunge la fase depressiva. Tuttavia la ciclotomia non è mai così grave da compromettere la vita sociale e lavorativa dell'individuo.

venerdì 15 febbraio 2008

Valentino è Santo, noi siamo martiri

Tutto gira intorno alla sessualità. Fermi. Per sessualità non intendo quella della Rocco Siffredi Production, non per la gran parte, almeno. Per sessualità intendo proprio tutto ciò che ci lega, che ci rapporta al sesso opposto. La gente "normale" coltiva la sessualità nei semplici gesti quotidiani: si lava i denti per un sorriso sempre impeccabile, si rade, si trucca, si improfuma, si lava eccetera eccetera. Poi ci sono gli sfigati di secondo grado. Quelli che frequentano palestre per incontrare nuova gente, quelli che scrivono storie e romanzi per trovare moglie (o marito), quelli che scrivono (eh si, come me) un blog, quelli che frequentano Chat, Forum e quant'altro. Gli sfigati di primo grado invece sono quelli che, non trovando giovamento in quanto indicato prima ( o non essendo abbastanza capaci e svegli per stargli dietro ), allora comprano una camicia orrenda, lasciano sbottonati i primi bottoni in modo da tenere in mostra il petto villoso (il petto MONTUOSO, in caso di donna) e si buttano in discoteca atteggiandosi a divi, soubrette e strafighi pieni di boria e stracarichi di (falsa) autostima. Ci sarebbero anche gli sfigati SUPREMI, ossia quelli che si fanno vedere in giro con automobili di lusso. Ancor più supremi (supremi con la lode) quelli che ne acquistano senza avere un reddito sufficiente, riducendosi a pane ed acqua per anni.

Quello che voglio dire è che E' TUTTO INUTILE. Se avete un po di cervello da capirlo allora siete già mezzi salvi. Purtroppo è tutto inutile! Se negli anni passati non è servito, è inutile che vi iscriviate ANCHE al corso di botanica. Se nessuno vi ha incontrati per una seconda volta E' INUTILE che continuiate a fare i simpaticoni sulle chat!

E' inutile anche dimostrare che infondo avete un cervello. Quello non basta.
E' inutile essere ironici e pungenti. Non basta.
E' inutile essere accondiscendenti, presenti, utili, risolutori, attivi, dinamici, aperti a nuove esperienze. Non basta.

Alla fine della giornata andate al letto e tirate le somme della giornata. ZERO. Anzi forse anche negativo se andate a calcolare le forze spese per l'INDISPENSABILE lavoro e per la superflua (in quanto infruttuosa) "Ricerca della Felicità".

Non sono gli altri che "non vi capiscono". Siete proprio VOI che non andate.
Oddio, io spero che chi si trovi a leggere abbia sperimentato almeno un paio di volte la felcità. Che chi sta leggendo possa dire che effettivamente un periodo sia stato abbastanza lungo e felice da essere ritenuto POSITIVO.

Mettiamo che io compri un'auto, anche un'utilitaria va bene. Ho questa nuova macchinina che pago a rate. Se dopo 10 anni la schianto, rompo il motore che non vale la pena ripararla, OK. Tutto bene. Me la sono goduta. 10 anni è tanto. E' andata come un orologio svizzero per 10 anni ed ora è morta. Non è stata una cattiva esperienza, no? Anche se dipiace per la dipartita.

Mettiamo invece che io con questa utilitaria mi ci schianti un paio di settiamane (ma anche di meno) dopo che l'ho comprata. Posso forse affermare VERAMENTE di aver avuto un'auto nuova? In così poco tempo non ci aveva scagazzato sopra neanche un piccione ed ora è DISTRUTTA in un incidente. Me la sono goduta? No! Mi rodono le chiappe? Si!

Ed ecco che anche quando pensiamo che finalmente qualcosa abbia funzionato in tutte le nostre extravaganze pro sessualità, siamo martirizzati da un evento traumatico che ci fa capire che quella NON ERA FELICITA' bensì un altro maldestro e mal riuscito TENTATIVO per raggiungerla. Come andare in palestra, come andare al corso di botanica, come frequentare un circolo privato.

Però in quel particolare caso, ci sentiamo frustrati e defraudati. Umiliati, stizziti .. e nonostante questa perdita .. LE RATE!
Era una macchina comprata A RATE e le rate dobbiamo pagarle... continuiamo a pagarle mentre magari continuiamo a cercare altrove questa nostra felicità.

5 commenti:

  1. Si... ma pensa che tristezza se nella vita non avessimo nemmeno più la forza di pagare queste rate, vorrebbe dire non mettersi più in gioco.... ti sei mai domandato se la felicità è la ricerca di questa stessa e non il raggiungimento?! Io me lo chiedo spesso...

    Maraptica

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  2. :-) vuol dire che hai avuto modo di fare una comparazione. Immagina che "La ricerca della Felicità" sia il verde e che la felicità sia il rosso.
    Durante la ricerca conosci solo il colore verde e sai, per sentito dire, che il rosso e di gran lunga più bello. Tuttavia conosci solo il verde.
    Un giorno ti imbatti nel rosse e così, sperimenti il nuovo colore.
    E' solo a questo punto che potrai farti un'idea, se fosse più bello il verde o il rosso.

    Bisogna sperimentare per capire, sulla propria pelle cosa sia più bello.

    :-) potremmo anche stancarci sempre del verde ed iniziare a trovarlo nauseante.

    Ciao Maraptica, è un piacere saperti da queste parti.

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  3. ...io la sto ricercando, e non sto "bene" in questa ricerca, perchè avevo trovato qualcosa di meglio (poco importa se fosse felicità "di fatto" o solo una sua fotocopia mal riuscita) e ora non ce l'ho più...
    Stavo meglio prima...decisamente.

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  4. ...e quando hai sperimentato e nè il verde e nè il rosso, ti hanno resa felice....allora capisci che è tutto un gioco.
    E' un piacere mio "passare" da queste parti :-)

    Maraptica

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  5. ...è anche vero che "l'essenziale è invisibile agli occhi", ma se proprio si vuol guardare solo con quelli allora non dimentichiamo che i colori hanno infiniti toni. E così chi è sicuro di aver visto il rosso? Più passa il tempo, più mi accorgo che quello che per me è "rosso" per un altro è arancione sbiadito,verde o chissà che altro. Ognuno ha una gamma personale, e non si possono fare paragoni con la soggettività.
    LingeEeEeEr! AnimoOoO!
    Non scordare mai che sei un grande.
    Salutoni e complimenti x il blog! :** VirgoSsS

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