Generalmente, quando si parla dei Bei Tempi lo si fa sempre al passato. Per deduzione logica devo immaginare che i Tempi Odierni non siano apprezzati pienamente, non nella maniera giusta, che meriterebbero. Tutto quello che ci passa per le mani oggi, io credo che lo recepiamo come "stato di fatto", qualcosa di assodato, di presente e presumibilmente immodificabile nell'immediatezza. Poi passano gli anni e ci troviamo a parlare dei Bei Tempi e vi includiamo anche questi attuali. Vi includiamo l'odierno. L'oggi. L'oggi che utilizziamo per celebrare ancora precedenti Bei Tempi. Mi è spesso capitato di ricordare con nostalgia situazioni in particolare, periodi di particolare contentezza , ma anche tempi che all'epoca mi apparivano tristi e frustranti. I Bei Tempi andati sono quindi anche quelli delle punizioni, delle terrificanti pagelle scolastiche e di altre situazioni che mi portavano apprensione. Talvolta magari capita di notare che stiamo vivendo un Bei Tempi ed è come quando ci accorgiamo di sognare. Gli appassionati (i fanatici?) li chiamano "Sogni Lucidi". Accade talvolta che ci accorgiamo che stiamo sognando. Siamo coscienti in un ambiente innocuo e senza leggi dove tutto ci è permesso. L'eccitazione, la voglia di fare, di provare è così forte che ci si sveglia. Vorremmo provare a lanciarci dalla finestra e volare, prendere a pugni la gente per strada, accoppiarci con estranei, rubare. Tutto ciò che nella vita VERA sarebbe deprecabile. Entriamo quindi in una sorta di festinazione che ci accelera, una pulsione ad agire in fretta, prima che il cervello si svegli del tutto. Questa fretta, questo lottare ci porta solo al risultato meno sperato: ci svegliamo. Quando ci accorgiamo di essere in un Bei Tempi è come viaggiare nel tempo. Stiamo capendo ora qualcosa che avremmo capito solo tra qualche anno. Un bel vantaggio indubbiamente. Però proprio come nel Sogno Lucido la consapevolezza ci porta a svegliarci, nel Bei Tempi la consapevolezza ci porta una gran paura che tutto possa spezzarsi all'improvviso. Forse senza volerlo passiamo dal vivere la situazione al preservare la situazione. E questo tentativo, questa lotta del preservare ci porta al risultato più temuto: la fine. Non c'è bisogno che vi dica, care lettrici e cari lettori, che veder la fine di un Bei Tempi, sapendo che quello era un Bei Tempi è davvero molto, molto più traumatico.
Ad ogni modo questi Bei Tempi hanno anche degli abitanti. Vecchi amori corrisposti e non. Professori, compagni di classe, semplici facce che eravamo abituati a vedere, amici. Amici di amici, amori di amici dei quali sentivamo solo parlare. Spesso mi chiedo che fine abbiano fatto, cosa stanno facendo e cosa è successo loro nell'arco di tempo (che spesso sono anni) intercorso dall'ultima volta che ci abbiamo parlato fino a quel momento. Di molti abbiamo ancora il numero telefonico nella rubrica del cellulare. Chissà poi se quel numero è ancora valido. Avrei voglia di inviare un semplice SMS per sfamare la mia curiosità. Qualche volta l'ho fatto ed ho scoperto cambiamenti spiacevoli di carattere, stravolgimenti fisici (spesso in peggio) e addirittura marcati cambiamenti di accento. Un'altra persona in pratica.
Altre volte invece mi è capitato di contattare questi "Abitanti dei Bei Tempi" per cercare di rievocare ciò che era stato, per crogiolarmi, per illudermi che in realtà poco era cambiato. Sembrava che volendo tutto potesse tornare come quel periodo, dal quale però ero distante anni. Certo una base, un fondo di curiosità per l'evoluzione di quella persona c'era, ma maggiormente era un atto di egoismo, più che di altruismo il chiedere "come va?".
Ciao Ragazza Che Frequentavo Dieci Anni Fa, ti ricordi di me e di come passavamo il tempo insieme? Come stai? Che fai ora? Che piega ha preso la tua vita? Ti ricordi quando ti telefonavo? Che Bei Tempi!
... E' una forma meno invalidante del disturbo bipolare ed è caratterizzata da periodi alternanti di depressione e di ipomania. Ci sono dei periodi di normalità in cui l'umore è stabile, che non durano però per più di due mesi.Il ciclotimico soffre l'alternarsi di periodi di iperattività, creatività e spirito di iniziativa, con periodi di apatia, lentezza di riflessi e difficoltà nella concentrazione.Nelle fasi di ipomania si intraprendono progetti anche grandiosi affrontati con entusiasmo per poi essere abbandonati appena sopraggiunge la fase depressiva. Tuttavia la ciclotomia non è mai così grave da compromettere la vita sociale e lavorativa dell'individuo.
Probabilmente quando c'erano "i bei tempi" non erano poi così "belli"... e probabilmente, ora che i "bei tempi" sono passati, sono più "belli" di quelli attuali.
RispondiEliminaQuesto senza dubbio. Ad ogni modo se quelli passati sono più belli degli attuali, si aggiudicano automaticamente appunto il titolo di "Bei Tempi".
RispondiEliminaIn futuro...anche "questi tempi" saranno automaticamente "belli?"...
RispondiEliminaIn un certo senso si. E' molto probabile che li ricorderai con nostalgia se la tua futura vita sarà stabile e serena. Li ricorderai con nostalgia perchè in fondo SAI come ti è andata a finire. Se starai peggio invece la nostalgia ti deriverà dal fatto che a quei tempi potevi ancora sperare in fondo, anche se eri già cosciente che poco c'era da fare! :(
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