Piccola premessa. In un blog come questo credo proprio che ci stia raccontare qualche sogno strano. Non che tutti abbiano un significato nascosto e profondo, non che tutti possano essere facilmente interpretati. Ad ogni modo essendo "il meccanismo del sogno" già di suo affascinante ed anche inquietante, il solo racconto di queste visioni risulta interessante. Spesso siamo inermi a ciò che guardiamo in sogno e non possiamo fare altro che abbandonarci a ciò che succederà. Regna quindi l'incertezza, la paura, l'ansia e spesso anche la morte.
Ieri sera ero in giro con il mio solito gruppo di amici, parlando di niente (come al solito) me ne vengo fuori con la frase "bruciare le case" riferito ad un ipotetico ed assurdo rituale da compiersi durante le feste di qualche paesotto di montagna, così tanto per richiamare turismo. Mezzo secondo dopo aver scherzosamente detto questo mi è tornato alla mente un sogno che feci tanto, ma tanto tempo fa, tempi delle elementari o addirittura anche prima. Con quelle tre parole (bruciare le case) e con quel contesto (feste patronali) avevo esattamente descritto quel sogno che mi è tornato alla memoria in un lampo. Questo che sto per raccontare ha un profondo significato. Il titolo potrebbe essere "Sono Tutti Froci Col Culo Degli Altri"
Nel sogno ero con mia madre, sul marciapiede di Via Xxxxx, qui ad Ortona. Entro pochi metri avremmo dovuto girare a sinistra e percorrere una via perpendicolare di qualche decina di metri per arrivare a casa. Nel sogno l'ambientazione è reale. Ricordo che c'era un clima ilare, si rideva e si scherzava. So che era un periodo di festa, era LA FESTA della cittadina. Ricordo che si stava commentando dell'attrazione principale della festa. Ogni anno UNA casa scelta a caso veniva bruciata. Ricordo che io ero eccitato da questa festa. Mi piaceva l'idea che qualcuno restasse senza la propria casa. che la vedesse addirittura bruciare e ne stavo parlando con mia madre. Poi, giriamo l'angolo a sinistra e giù in fondo alla strada è invece la nostra casa che sta bruciando. Ricordo che in sogno ho avuto delle sensazioni di paura, sorpresa e di .. non saprei come chiamarla .. vergogna vorse. Mi rodeva insomma che altri se la spassassero alle mie spalle ed a mio danno come stavo facendo io poco prima.
L'ultimo ricordo che avevo allora del sogno è lo stesso che ho adesso. Niente di meno.
La scena si sposta all'interno dell'atrio d'ingresso del condomino. C'è mia madre che con la schiena (lei ha subito un'operazione alla schiena, ai tempi del sogno l'aveva subita da poco, immagino) cerca di mantenere chiusa la porta a vetro spingendo con le gambe leggermente piegate verso la porta. Come se stesse seduta su uno sgabello appoggiando la schiena al portone. Ricordo che fuori un caprone o qualcosa di simile cercava di sfondare prendendo rincorse e tirando poderose capocciate (cornate) contro il portone di ingresso. Io ero dentro e mia madre impediva al caprone di entrare. Ero spaventato e non sapevo come aiutarla. Dopo, non ricordo più nulla.
... E' una forma meno invalidante del disturbo bipolare ed è caratterizzata da periodi alternanti di depressione e di ipomania. Ci sono dei periodi di normalità in cui l'umore è stabile, che non durano però per più di due mesi.Il ciclotimico soffre l'alternarsi di periodi di iperattività, creatività e spirito di iniziativa, con periodi di apatia, lentezza di riflessi e difficoltà nella concentrazione.Nelle fasi di ipomania si intraprendono progetti anche grandiosi affrontati con entusiasmo per poi essere abbandonati appena sopraggiunge la fase depressiva. Tuttavia la ciclotomia non è mai così grave da compromettere la vita sociale e lavorativa dell'individuo.
Il fuoco, il caprone... nella simbologia sono tutti elementi del male... il diavolo?!
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