... E' una forma meno invalidante del disturbo bipolare ed è caratterizzata da periodi alternanti di depressione e di ipomania. Ci sono dei periodi di normalità in cui l'umore è stabile, che non durano però per più di due mesi.Il ciclotimico soffre l'alternarsi di periodi di iperattività, creatività e spirito di iniziativa, con periodi di apatia, lentezza di riflessi e difficoltà nella concentrazione.Nelle fasi di ipomania si intraprendono progetti anche grandiosi affrontati con entusiasmo per poi essere abbandonati appena sopraggiunge la fase depressiva. Tuttavia la ciclotomia non è mai così grave da compromettere la vita sociale e lavorativa dell'individuo.

mercoledì 26 agosto 2009

Il Porto di Ortona

Il porto di Ortona serve a tante cose. Partono ed arrivano navi cariche di grano, sale, combustibile, prodotti industriali. Pensate, arrivano anche navi cariche di vino. Bislacco per una terra quale l'Abruzzo che si farebbe scorticare viva piuttosto che vedere profanati i suoi vigneti e la loro relativa produzione. Il porto di Ortona serve anche a fare Jogging, passeggiare, pescare, parlare, ridere, mangiarsi un gelato, ubriacarsi, prendersi una tregua dall'afa, giocare a beach volley, scopare ed ogni altra attività ludico/ricreativa che vi venga in mente. Siamo a fine Agosto e quindi a fine estate. Traguardo in apparenza lontano quando si era solo Giugno ed il caldo non era così insopportabile da permettermi qualche chilometro di corsa. Ci pensavo proprio ieri, mentre raggiungevo dei miei amici intenti a pescare in alto, sul molo sud. Una decina di minuti buona di cammino e li avrei raggiunti. Nel frattempo mi guardavo intorno. Conosco a memoria il paesaggio e tuttavia risulta sempre piacevole: c'è una mescolanza di sensi che vale la pena provare. Luci di fari riflesse sul mare nero appena increspato, l'odore salmastro dell'acqua, talvolta quello cattivo delle alghe in decomposizione o delle strane pasture che usano i pescatori pescatori per passione, il rumore delle onde sugli scogli, il grido dei gabbiani o peggio le urla distanti (per fortuna) dei bambini che giocano, motori di navi e pescherecci. Sarebbe interessante scattare una fotografia e campionare i suoni circostanti per una decina di secondi. Peccato solo per gli odori. Quelli per ora non si possono catturare. Proprio come una Dantesca allegoria all'imboccatura del molo c'erano due bambini, un maschio ed una femmina, che pascolavano e l'uno raccontava a l'altra qualcosa che gli era accaduto. Lo raccontava come se fosse merito suo o come se avesse avuto non so quale raccomandazione da non so quale importante personaggio. Diceva di aver avuto una granatina gratis. Il perchè ed il percome mi sono riusciti incomprensibili, farfugliava di persone, occasioni e tempi. Credo non l'abbia capito neanche la bambina. Mentre mi allontanavo da questi, che a loro volta si allontanavano da me, ho avuto solo il tempo di capire che poi, lui, il bambino, aveva investito l'euro della granatina risultata gratis, per qualche altra cazzata. Camminando incrociavo e superavo le solite coppiette che si tengono abbracciate per la vita (in tutti i sensi). Ad un ceto punto, li al molo sud, c'è una barriera che impedisce alle autovetture di proseguire oltre. In realtà impedirebbe il passaggio anche ai pedoni, ma è facilmente aggirabile tanto che ti ritrovi dall'altra parte senza neanche accorgertene. Tutti l'aggirano. I fessi però la saltano come fosse la pubblicità dell'olio Cuore e c'è invece gente che ha paura ad aggirarla e ci passa sotto. Una giovane ragazza, ieri ci è passata sotto come fosse una danzatrice di Limbo. Certo, si è aiutata aggrappandosi alla sbarra di ferro ma s'è piegata all'indietro senza alcun problema, anzi ne era divertita. Poco più avanti, dopo la sbarra, c'erano invece un piccolo gruppo di tre o quattro persone di mezza età, forse erano più da "tre quarti" di età. Il cabarettista era un signore che parlava e rideva, forse prendevano in giro un conoscente in comune ma ridevano con battute che ora non ricordo ma che non mi hanno neanche acceso il minimo sorriso. Pensavo quindi ai bambini e alla loro granatina, al limbo della ragazza e allo scherzare dei signorotti. Un giorno, in futuro quel bambino avrà cazzi da cagare, problemi, scelte, guai, paure, delusioni. Magari quel bambino tra vent'anni passeggerà sullo stesso molo per riflettere in solitudine e quasi avrà scordato della granita. Quella ragazza un giorno sarà così vecchia che sembrerà che non sia mai stata bella ed atletica. Quella ragazza difficilmente da anziana potrà fare di nuovo il limbo sotto quella sbarra. I signori anziani invece hanno conservato un manierismo ed una ironia, una comicità d'altri tempi e mentre tutto cambia loro si divertono sempre con gli stessi manierismi. Quello che succederà più o meno a tutti. Oggi è giugno e stai facendo una corsa sul molo sud, magari godendo di una nuvoletta che nasconde per un po il sole e domani sei a settembre che hai bisogno di una maglia a maniche lunghe e forse anche di una giacca leggera se vuoi girare ancora di notte sul porto. Poi verrà l'inverno e sarà sempre peggio.

7 commenti:

  1. Ogni stagione ha il suo fascino. Pensa a quanto è bello il mare d'inverno...

    RispondiElimina
  2. :-) Se ti sei goduta l'estate si, altrimenti è solo una rottura dopo l'altra!

    RispondiElimina
  3. Non più del solito Spinoza! Però è vero. Dopo i 18 il tempo passa troppo in fretta ;-)

    RispondiElimina
  4. Bravo Giovanni, hai fatto le 3 colonne separate.
    Ora devi solo allargare un po il foglio almeno a 1000/1050 px. Provaci o appena capita ti dico come.
    CIAO
    Gianni

    RispondiElimina
  5. Ciao Gianni! Grazie del passaggio!
    Eh si, alla fine c'ho perso un attimo di tempo per spostare la colonna, la larghezza vorrei tenerla così perchè mi da fastidio "Scrollare" a destra e sinistra!

    Cmq.. sempre informàti alle novità! ;)

    RispondiElimina
  6. Ortona é un posto do merda pieno di rumeni e albanesi di merda

    RispondiElimina