... E' una forma meno invalidante del disturbo bipolare ed è caratterizzata da periodi alternanti di depressione e di ipomania. Ci sono dei periodi di normalità in cui l'umore è stabile, che non durano però per più di due mesi.Il ciclotimico soffre l'alternarsi di periodi di iperattività, creatività e spirito di iniziativa, con periodi di apatia, lentezza di riflessi e difficoltà nella concentrazione.Nelle fasi di ipomania si intraprendono progetti anche grandiosi affrontati con entusiasmo per poi essere abbandonati appena sopraggiunge la fase depressiva. Tuttavia la ciclotomia non è mai così grave da compromettere la vita sociale e lavorativa dell'individuo.

martedì 24 giugno 2008

La Voce (del) Fantasma

Questa è una storia vera, che non ho mai raccontato a nessuno....

Stronzate, l'ho raccontata a mezzo mondo ma proprio perchè è vera. Quello che racconterò non è eclatante, è solo strambo, ma è accaduto sul serio ed è accaduto A ME direttamente.

A quei tempi erano gli anni ottanta, ero un bambinetto delle elementari ma ero gia addentro al mondo dell'informatica e degli "esperimenti". Molti di quelli di allora erano più sensati degli esperimenti che faccio da adulto, ma quello che volevo mettere in atto in quella mattina durante le vacanze estive, era veramente impossibile.

Possedevo un computer "a Cassette". Programmi e giochi sono memorizzati su delle normali musicassette. Il computer riconosce i fischi ed i rumori registrati sul nastro e ricostruisce nella sua memoria il programma. Mentre il mio vecchio PC era impegnato nella lettura della cassetta, era come in catalessi. Ai tempi il Multitasking era una parolaccia. Dovevi andare in chiesa a confessarti dopo averla pronunciata. Quindi, non potevi fare altro che rimanere seduto davanti al televisore che faceva strani versi ed aspettare. Oppure andare a prepararti un panino. Qualche volta potevi anche guardarti un tempo intero di una partita di calcio.

Avevo una cassetta enorme. Credo fosse da 90 piena di videogiochi. Compilation che un negoziante locale mi aveva preparato. Non so come però, dato che il mio computer era decisamente RARO.

Uno dei giochi presenti sulla cassetta, quello con il nome più accattivante (La Maledizione Di Taahr) non aveva proprio intenzione di "Caricare". Il computer rallentava di colpo il registratore e informava con un messaggio che c'era stato un generico "Errore di Input/Output", che in bella sostanza voleva dire -Non si gioca!-.

Avevo dato la colpa di questo errore alla registrazione. Un fischio, un suono modulato inciso sul nastro doveva essere danneggiato al punto tale che il computer non ci capiva più un cazzo e si arrendeva. Stop. La causa era esatta, la soluzione che mi era venuta in mente era penosa.

Credevo che facendo una copia di quel pezzo di nastro (quello con il gioco) su un altro nastro, avrei risolto il problema. Senza immaginare che se l'originale è danneggiato, la copia sarà danneggiata. Non vedo perchè un registratore doppiapiastra avrebbe dovuto leggere meglio di un registratore fatto apposta per il PC.

Personalmente ero sprovvisto di un registratore doppia piastra (roba di lusso per gli anni ottanta) e così sono andato a casa di un mio compagnuccio di scuola, che non abitava distante. E così ci siamo messi all'opera.

La registrazione tecnicamente è stata perfetta, ma il Computer, leggendo la copia si bloccava nel punto esatto dove si bloccava anche l'originale, ovvio. Ma il mio piccolo cervello notava un miglioramento, mi sembrava che il registratore avesse segnato almeno mezzo giro in più, prima di bloccarsi miseramente. Così chiesi al mio amico un nuovo tentativo in mattinata, che mi fu accordato. Successivamente me ne fu accordato anche un terzo. Ed è qui che arriviamo al succo della storia.

Eravamo seduti a terra. All'ingresso dell'appartamento. Tra me ed il mio amico lo stereo doppiapiastra modello gigante. Come avevo già fatto in precedenza, seleziono il modo di registrazione "Da Cassetta a Cassetta", premo PLAY sul nastro originale e REC (per l'ennesima volta) su un nuovo tratto della cassetta vergine. Questa volta però al posto dei soliti fischi e toni del programma (avete presente il rumore che fa un fax?) sentiamo distintamente una voce maschile. Questa voce maschile era intonata, sembrava cioè che cantasse, che fosse modulata. Come in uno di quei brevi Jingles pubblicitari disse (o cantò): "Kham Kham Ha" o poteva benissimo essere "Kam Kam Ah" o tutto ciò che foneticamente è assimilabile.
Ricordo che la cosa mi spaventò tantissimo. Ho guardato il mio compagno di classe ed anche lui aveva uno sguardo sbigottito e spaventato.

Ricordo che rimanemmo in silenzo, ci salutammo soltanto. Il mio fu un "Ciao" detto di fretta e con voce tremante più per la fretta di lasciare quella casa che per lo spavento appena preso.

A casa provai quella cassetta ancora e quando il caricamento del gioco si fermò per la seconda volta, diedi nuovamente il comando: "Play" ed il registratore ripartì. Pochi insignificanti fischi dopo (c'era ancora la coda del programma da sorpassare) dagli altoparlanti venne il silenzio.
Se non fosse stato per quella inaspettata voce fantasma ci sarebbe dovuto essere il terzo tentativo di registrazione del gioco. Ed invece ci fu il canto. Non mi aspettavo di sentirlo, ad essere onesto. Fu spaventoso. Già il fatto di ascoltare ancora quella nenia impossibile e senza significato mi aveva messo di nuovo paura, ma questa volta era distorta. Come se il nastro girasse più lentamente. Quel "Kham Kham" sembrava venire da un baritono, più cupo, lento e strascicato rispetto alla prima volta. Durante quell' "Ha" finale invece la velocità del nastro sembrava dal principio rallentare ulteriormente per poi tornare a velocità normale, così come doveva essere e come l'avevamo sentita.

Un paio di mesi fa, ho ritrovato quella famosa cassetta. La cassetta "Copia". Quella "Originale" non ricordo neanche più che colore avesse. L'ho ascoltata tutta, dall'inizio alla fine; LATO A e LATO B, sperando che fosse solo una sensazione. Che fosse solo un falso ricordo. Ma non mi sbagliavo. Quel bambino di otto, nove anni che ero aveva cancellato il canto dalla cassetta perchè ne aveva molta paura. Aveva molta paura che quella cosa aliena fosse impressa nella cassetta e che dunque fosse in giro per casa. Quel canto non doveva esserci e nell'originale non c'era, ne la radio era impostata malamente. Ero piccolo, certo, ma fidatevi che ero portato per quelle cose.

Mi sarebbe insomma piaciuto verificare, controllare di cosa si trattasse utilizzando un criterio più adulto, le esperienze e la razionalità di oggi. Posso solo ipotizzare però non avendo sotto mano (e sotto orecchie) niente da analizzare, voglio pensare che ormai venti o ventuno anni fa, ho fatto conoscenza con un vero fantasma. Magari "Kham Kham Ha" vuol dire "Piacere di conoscervi". E allora "Kham Kham Ha" fantasma della cassetta.

3 commenti:

  1. L'avevi raccontata a TUTTI almeno un MIGLIAIO di volte...ma a me MAI!

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  2. Avevo cose migliorni da raccontarti, rispetto a sta stronzata! :(

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  3. Sono argomenti che trattiamo spesso :-) Affascinante l'ignoto no?!

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