Tra i tanti MP3 salta fuori una delle canzoni di quello che fu, anni fa, "il mio gruppo preferito"; uno di quelli che fa mille canzoni usando solo tre accordi. Uno di quelli che se non si tratta dei Nirvana e li ascolti nonostante facciano canzoni con tre accordi piuttosto banali, allora sei checca. Soprattutto se il leader del gruppo è una donna.
O'Riordan cantava non proprio allegramente, della morte di un imprenditore discografico, ed io ero arrivato a percorrere "le gallerie" che bypassano Francavilla al Mare collegando Pescara ad Ortona. Gli ipnotici catarifrangenti che avanzavano ricordandomi un recente, piacevole trascorso e la musica ascoltata la prima volta dieci anni fa hanno scatenato in me una sorta di malinconica sinestesia.
Ho pensato che non di rado cerco nel presente ciò che di buono è stato nel passato. Spesso senza successo. Come se le cose seguissero schemi precisi: ciò che in passato è stato buono allora lo sarà anche in futuro e invece non è così.
Ricreare le situazioni, leggere il sequel di un libro o peggio guardare quello di un film: fatica inutile. In più se si pensa che se si cerca ancora il futuro in un passato fallito allora credo che la situazione sia ancora più grave. Le cose evolvono ed io rimango fermo. Penso al modo di potermi divertire "come già successo tempo fa", e non di far qualcosa per vedere "se dopotutto mi son divertito". Va a finire poi che si muovono "Cristi e Madonne" per ricreare la patetica situazione, la patetica atmosfera, e poi finisce tutto dentro al cesso. Colpa delle aspettative.
E' che uno fa il metro. Probabilmente si fa il metro quando nella vita si hanno avute poche soddisfazioni. Futili, ma pur sempre soddisfazioni. Io li chiamo biscottini.
Se ho avuto 10 esperienze lavorative di cui solo UNA mi ha lasciato soddisfatto? Una volta conclusa questa, le altre occasioni mi puzzeranno prima di provarle.
10 donne mi hanno mandato a cagare ed una sola c'è stata? Ovvio che QUELLA sarà la figura da cercare nelle future esperienze. Una sorta di psichica matriosca.
Ci vogliono. Qualche biscottino ogni tanto ci vuole. Ci vuole come un vaccino contro il pensiero: "Non ce la farò mai".
La sinestesia indica una contaminazione dei cinque sensi nella percezione del percepibile.
Essa indica situazioni in cui una stimolazione uditiva, olfattiva, tattile o visiva è percepita come due eventi sensoriali distinti ma conviventi.
Nella sua forma più blanda è presente in molti individui, basti pensare alle situazioni in cui il contatto o la presenza di un odore o di un sapore evoca un'altra reazione sensoriale (la vista della frutta che è percepita anche come sapore), ed è spesso dovuta al fatto che i nostri sensi, pur essendo autonomi, non agiscono in maniera del tutto distaccata dagli altri.
Più indicativo di un'effettiva presenza di sinestesia il percepire uno stimolo (ad esempio il suono) con una reazione netta e propria di un altro senso (ad esempio la vista). Per forma pura si intende la sinestesia che si manifesta automaticamente come fenomeno percettivo e non cognitivo. Il fenomeno è volontario al punto che il sinesteta puro, vede i suoni e sente i colori (un compositore che ha sfruttato proprio questa sua capacità è Olivier Messiaen). Si presenta a volte in concomitanza con altre affezioni come il mancinismo, l'allochiria (confusione della mano destra con la sinistra), scarso senso dell'orientamento, dislessia, deficit dell'attenzione e, scarsamente, autismo.
Interessante è che spesso la reazione sensoriale è a direzione unica: ad esempio, se vedo una nota musicale come un colore, non è detto che vedendo quel colore la mia mente evochi quella nota. Questa è una delle caratteristiche della sinestesia percettiva, ovvero l'unidirezionalità.
Esperienze di tipo sinestetico possono essere indotte in maniera artificiale, mediante l'uso di sostanze allucinogene, sostanze stupefacenti come l'LSD, esperienze di deprivazione sensoriale, meditazione, ed in alcuni tipi di malattie che colpiscono la corteccia cerebrale.
Alcuni recenti studi tendono ad associare le persone affette da sinestesia ad una particolare sensibilità intellettiva e cognitiva. (fonte wikipedia)
« La malinconia è la gioia di sentirsi tristi »
(Victor Hugo)
La malinconìa è un sentimento indefinibile, inesplicabile, che provoca una tristezza costante, ma di turno.
La malinconia è un sentimento simile alla tristezza, che spesso si ripresenta dopo una visione "nostalgica" di qualcosa. La malinconia è una sorta di tristezza di fondo, quasi non consapevole.
Tipico della malinconia è un atteggiamento triste e nostalgico o in alcuni casi depresso e privo di voglia di fare.
Si potrebbe definire come il desiderio, in fondo all'anima, di una cosa, di una patria, di una persona mai conosciuta o di un amore che non si è mai avuto, ma di cui si sente dolorosamente la mancanza. La malinconia si può manifestare in espressioni del viso, in un sentimento di tristezza che può durare anche una vita. (fonte wikipedia)
I Cranberries erano terribili. Se esaminiamo la voce della cantante, è la cosa più straziante, per un orecchio abituato a Jeff Buckley. Li avrei picchiati.
RispondiEliminaQuelli sono irlandesi, magari avrebbero ricambiato botte... Io provenivo dai Queen invece quando mi prese la fissa.
RispondiEliminaAdesso invece esiste la versione maschile dei cranberries, forse anche più rammolliti: Keane, ed ovviamente mi piacciono. C'est la vie!
P.s.
Per far incazzare Simone basta dargli del Freddie Mercury con i baffi
No i Queen, no! Ho fatto un esperimento virtuale: ho provato a levare i Queen dalla storia del rock ed a fare due conti, non cambia nulla. Se invece levo Zeppelin, Sabbath, Pink Floyd, cambia tutto. Come mai?
RispondiEliminaMuovere "cristi e madonne" perchè il futuro sia ancora meglio dell'esperienza passata no?
RispondiEliminaInsomma se è "passata" e NON "presente" qualcosa non ha funzionato, qualcosa stonava, non è da ricercare è da evitare. C'è di meglio.
;)
Se l'anno scorso mi sono fatto pestare un piede da un TIR carico di stronzi (conducente compreso) di certo non vado cercado un'altro TIR anche per quest'anno!
RispondiEliminaIo parlavo di esperienze buone. E' patetico volerle ricercare. Potrebbe essere anche che abbiano funzionato quindi!:)