... E' una forma meno invalidante del disturbo bipolare ed è caratterizzata da periodi alternanti di depressione e di ipomania. Ci sono dei periodi di normalità in cui l'umore è stabile, che non durano però per più di due mesi.Il ciclotimico soffre l'alternarsi di periodi di iperattività, creatività e spirito di iniziativa, con periodi di apatia, lentezza di riflessi e difficoltà nella concentrazione.Nelle fasi di ipomania si intraprendono progetti anche grandiosi affrontati con entusiasmo per poi essere abbandonati appena sopraggiunge la fase depressiva. Tuttavia la ciclotomia non è mai così grave da compromettere la vita sociale e lavorativa dell'individuo.

venerdì 9 gennaio 2009

Il sogno vero

Affascinato dalla sua copertina, da ragazzino acquistai un libro della serie "Tutto a mille lire" in vendita in tutte le edicole. La copertina che mi rapì ritraeva una bellezza d'altri tempi (con la panzetta da alcolista) di fronte ad uno scheletro. Banale contrapposizione simbolica di bellezza e terrificità, abbondanza e carenza, vita e morte. Lessi il titolo: "Saggio sulla visione degli spiriti" e la mano si mosse da sola a prendere quel libro dall'espositore, anche se l'autore aveva un nome impronunciabile (Schopenhauer).

Si capiva subito che si trattava di "roba antica" e decisamente superata. Agli occhi di un ragazzino sembrava anche più antico di quanto non fosse in effetti. Gli spunti affascinanti c'erano, anche se era chiaro che si trattasse di filosofia o di teorie ampiamente smentite, nel frattempo.

Tra le varie esperienze descritte e, secondo lui spiegate: sonnambulismo, bilocazioni, apparizioni di fantasmi, chiaroveggenza, una mi colpì in particolare a proposito proprio di quest'ultima. Il sogno "vero".

Un sogno è "vero" quando ciò che accade nel tuo sogno sta accadendo anche nel mondo reale. Per far capire meglio il suo discorso, Arthur fa un esempio. L'esempio mi fece saltare dal letto. Era la descrizione esatta di quello che non troppo raramente mi accadeva, anche se dopo, Shopenhauer scivolava nell'irreale.

In poche parole lui dice: Immaginate di essere in camera vostra al buio aspettando che il sonno sopraggiunga. Immaginate di addormentarvi e di sognare di essere in camera vostra, al buio, ad aspettare di prender sonno. Vi sarà molto difficile stabilire l'esatto momento in cui avete iniziato a sognare. Sarà difficile stabilire quando avete preso sonno. Se non c'è un elemento "fuori posto", bizzarro, ad indicarci che quanto sta accadendo è solo un sogno è veramente dura stabilire se stiamo sognando o se siamo ancora svegli.

Il discorso fila, no? Per continuare a farlo filare, ometterò le deliranti teorie dell'immaginare, in un sogno del genere, di poter guardare attraverso le persiane chiuse e di vedere comunque ciò che avviene fuori.

Insomma, se sognate l'ambiente nel quale vi siete addormentati nelle condizioni e nell'aspetto che aveva quando vi siete addormentati il sogno avrà ancor meno l'aria di essere soltanto un sogno.

Solitamente agli amici, quando ne capita l'occasione, dico che preferisco avere un incubo piuttosto che fare un bel sogno. Ed è vero. Almeno quando ti svegli da un incubo ti ri trovi in una realtà migliore. Svegliandoti da un bel sogno invece finisci in un incubo.

Nell'anno passato ho avuto ben due incubi che invece non avrei voluto avere, ed uno la scorsa notte. Raccontati così sono banali ed anche ridicoli, ma a sognarli fanno tutt'altro effetto.

Beh il primo è davvero ridicolo e credo che fosse estate quando l'ebbi.

Ero al letto, nel MIO letto, nella MIA stanza, nel MIO buio. Quand'ecco un bagliore arrivare dalla parte della finestra. Io penso: "Cavolo già sta sorgendo il sole?" e così mi giro verso la finestra.
In quel momento la finestra si "trasforma" in due lastre d'oro acceso e nello stesso tempo una melodia assordante suonava con il timbro di quei violini sintetici alla "The show must go on" dei Queen. La cosa ridicolmente inquietante è che la melodia assordante era la natalizia "Piva Piva".
Poi è tornato tutto buio e silenzioso. Avevo aperto gli occhi nel mio vero letto, nella mia vera stanza e nel mio vero buio.

Nel secondo sogno che ricordo, ero sempre nella stessa ambientazione. Letto, stanza, buio. Fuori si sentono degli schiamazzi. Gente che passava facendo un casino terribile. Io, nel mio letto penso: Che palle quest che fanno casino di notte. Ma gli schiamazzi che prima si avvicinavano ora si allontanano ed io penso: menomale.
Ovvio, finito il pensiero sento nuovamente gli schiamazzi e questa volta così vicini da sembrare che provengano da dentro casa.
Voi cosa fareste? Intendo ... se mentre siete al letto sentire rumori strani in giro per casa, cosa fareste? Beh io mi sono alzato ed ho acceso la luce. La corrente però non c'era, la lampadina è rimasta spenta. La prima cosa che ho pensato di fare è andare nella stanza accanto, quella dei miei, e di chiedere aiuto a mio padre. Di svegliarlo, di avvisarlo di quello che stava succedendo. Così,al buio esco dalla mia stanza e giro a destra. Proprio in quel momento sento un forte rumore nella testa, dietro le spalle e faccio un salto dallo spavento. Come quando qualcuno vi fa "Buh" saltando fuori da un angolo buio. Io faccio un salto dallo spavento e le gambe si muovono nel letto.
Un attimo prima ero nel corridoio, in piedi, un attimo dopo ero di nuovo al letto, ma questa volta sveglio. Sveglio sul serio.

Il terzo ed ultimo sogno che descriverò è il meno impressionante, per fortuna. E' quello che ho avuto la scorsa notte.
Il prologo, l'ambientazione ormai già la conoscete. Vedo dei bagliori azzurri sul muro, penso che forse sta arrivando un temporale, anche se il tuono non si sente. Così mi giro verso la finestra e scopro che i bagliori in realtà sono proiettati dal piccolo schermo LCD dello stereo.Li per li ne sono spaventato, lo stereo non fa così, neanche quando va via la corrente e si "resetta" quando poi torna l'alimentazione. Però i bagliori dall'LCD cessano e così , spostando l'attenzione verso la finestra scopro che in effetti si vedono i sinistri bagliori dei lampi e questa volta si inizia a sentire anche il tuono.

Tutto qua.

Questa volta però non mi sono svegliato, ma ho continuato il sogno in maniera bizzarra . Quella finestra l'ho aperta e dei lapilli cadevano sul terrazzo di fronte. Avevo pensato a comete, a piccole meteore, ma poi ho capito che si trattava di fuochi d'artificio. Nonostante fosse notte inoltrata (meglio dire mattino presto) una folla era affacciata dai balconi dei palazzi tutto intorno. Quando i fuochi sono cessati tutti quanti, me compreso, abbiamo applaudito. Nel sogno sapevo che erano applausi sarcastici e non d'apprezzamento.

Shopy ha toppato. Nessuno questa notte mentre dormivo ha sparato petardi. Nessuno applaudiva. Anche se io potevo guardare fuori da una finestra chiusa in un sogno che almeno dalle premesse era "Vero"

5 commenti:

  1. Ciao mi piace molto il tuo blog, è interessante, cosa rara sul web ( non sopporto i blog della quattordicenni emo xD ), mi piacerebbe fare uno scambio link con te.

    Ti inserisco tra i blog preferiti ;)

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  2. Grazie Marco! Inserirò volentieri il link verso il tuo blog tra i miei preferiti! E ti farò anche visita!! Intanto corro a piazzare il link! A presto e grazie ancora!

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  3. Dell'ultimo sogno non mi avevi detto nulla... Vorrei tanto analizzare questa cosa!

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  4. Stai parlando di 100 pagine a 1000 lire? Ho quasi tutti i numeri, me ne mancano pochissimi ... 'naggia ...

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  5. Esatto! :-) era proprio quella collana! 100 Pagine a mille lire ... carta infima, colore beige malato della copertina lucida ... Magari avere 100 pagine a 60 centesimi ORA!!

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