... E' una forma meno invalidante del disturbo bipolare ed è caratterizzata da periodi alternanti di depressione e di ipomania. Ci sono dei periodi di normalità in cui l'umore è stabile, che non durano però per più di due mesi.Il ciclotimico soffre l'alternarsi di periodi di iperattività, creatività e spirito di iniziativa, con periodi di apatia, lentezza di riflessi e difficoltà nella concentrazione.Nelle fasi di ipomania si intraprendono progetti anche grandiosi affrontati con entusiasmo per poi essere abbandonati appena sopraggiunge la fase depressiva. Tuttavia la ciclotomia non è mai così grave da compromettere la vita sociale e lavorativa dell'individuo.

giovedì 10 gennaio 2008

E se il Mago Pancione si fosse sbagliato?

Ricordate quel vecchio cartone animato del Mago Pancione? Insomma c'è questo mago, questo "Genio della Lampada" che vive in un vaso. Aladino per richiamare il Genio doveva sfregare la lampada magica con una mano, mentre per richiamare il Mago Pancione basta starnutire. Tu fai uno starnuto e lui esce. Mi sembra chiaro. Semplice.

Ora però vediamo le cose dall'altra prospettiva. Ok. Io sono il Mago Pancione. Ho un girovita di 3 metri e mezzo ma entro perfettamente in un piccolo vaso (che poi è più che altro una bottiglia). Dentro a questa bottiglia/monolocale ci abito con moglie e figlia. Un bel casino in termini di spazio e di Privacy. La mia unica occupazione è aspettare di sentire uno starnuto. Se sento uno starnuto salto fuori e do una mano, come posso. Sicchè arabi e greci avrebbero scritto sulle loro tavolette e sui loro papiri qualcosa del genere:

Starnuto = Richiamo

Ora però mi domando: cosa sarebbe successo se il Mago Pancione avesse scambiato una (sicuramente meno nobile) Scorreggia Acquosa per uno starnuto, seppur di modesta entità?

Io credo che l'equazione sarebbe stata valida comunque per il Mago Pancione. Si sarebbe verificata e lui si sarebbe precipitato fuori dal vaso.

Ebbene .. cosa avrebbe fatto Mago Pancione? Uscito fuori cosa sarebbe successo? Il padroncino sarebbe rimasto interdetto, perplesso: "Hey ho soltanto scorreggiato, chi ti ha chiamato?"
Il Mago Pancione sarebbe rimasto sempre con quel dubbio: "Eppure giuro di aver sentito starnutire. Per me era uno starnuto!"

Se la situazione si ripete più volte il povero Mago beh, impazzisce. Non può fare altrimenti. Appena sentirà uno starnuto un poco strano penserà: "Che cazzo! Era uno starnuto quello? Vado? Ma no! Che mi frega. Che starnutisse meglio se mi vuole! Ma se dopo ha davvero bisogno di me? Dai ... vado. No no no! E se era soltanto un'altra di quelle scorregge acquose? Se esco e mi becco l'ennesima cazziata?"

Siamo noi ad interpretare male i segnali? Sono le fonti ad essere ambigue?

In una canzone un tempo si diceva: " [...] mentre accarezzavo l'idea delle coincidenze, raccoglievo segnali [...] "

Telepatia, somiglianze, affinità. Sono segni del destino.
-Abbiamo gli stessi gusti! - , - Giuro che ti stavo pensando - , - Il nostro numero di cellulare ha le ultime cifre identiche - , - Che bello! Deve voler dire qualcosa! -


Poi qualcosa va storto e noi non ce ne capacitiamo. Eppure i segnali c'erano tutti.
-Mi aveva detto ... Avevamo fatto .... Era successo ..... Si era parlato ......-
E quindi, continuando a cantare la canzone citata più su pensiamo:

"
[...] spiegami cosa ho tralasciato, e' quell'anello mancante la fonte di ogni incertezza. Spiegami cosa mi e' sfuggito [...] "

Ma purtroppo può essere anche ben diversa la realtà dei fatti. Non ci è sfuggito niente, non c'è nessun anello mancante. Soltanto questione di segnali. Segnali mal'interpretati o mal trasmessi.

E così le industrie farmaceutiche incrementano la produzione di ansiolitici ed antidepressivi.

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